PER LA CELEBRAZIONE
In Italia tutti sanno che l’Epifania è “la festa della Befana”... E con questo risulta completamente compromesso e cancellato dall’orizzonte culturale della nostra allegra società il significato vero, grande e serio di questa festa cristiana. Cerchiamo di ricuperarlo almeno un po’ nella coscienza di quanti verranno a Messa in questo giorno.
Nella solennità odierna, dopo la proclamazione del Vangelo (o eventualmente al termine della Messa, prima della benedizione finale), può essere dato l’annunzio del giorno della Pasqua. Il testo aggiornato con le date giuste si trova sul Calendario liturgico diocesano; lo si può anche cantare seguendo la melodia riportata sul messale (p. 1106).
Per la preghiera dei fedeli si veda l’Orazionale della Conferenza Episcopale Italiana alla p. 22, magari si canti l’invocazione di risposta alle intenzioni
Ingresso
VENITE, FEDELI (G.Stefani-J.F.Wade; RN 76)
oppure
TUTTI A BETLEMME (D. Machetta)
oppure
SIAMO VENUTI QUI (G. Becchimanzi)
oppure
ALZATI E RISPLENDI (A. Gocam) - RD pag. 68
Oppure:
ANTIFONA D’INIZIO
È venuto il Signore nostro re:
nelle sue mani è il regno, la potenza e la gloria. (Cf Ml 3,1; 1 Cr 19,12)
Atto penitenziale
KYRIE ELEISON (J. Berthier) – RN 2
oppure
KYRIE – cum jubilo (G. Durighello)
http://www.gianmartinodurighello.it/messa-di-natale/
oppure
SIGNORE, FIGLIO DI DIO (M. Frisina in Aa. Vv., Natale- 1 Gennaio – Epifania, Ed. Paoline 1996)
Gloria
GLORIA – cum jubilo (G. Durighello):
http://www.gianmartinodurighello.it/messa-di-natale/
oppure
GLORIA (J. Berthier) – CdP 222
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (J. P. Leçot) – RN 8
oppure
GLORIA (F. Buttazzo) – in RD pag. 4
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (gregoriano) – RN 7
COLLETTA
O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella,
hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio,
conduci benigno anche noi,
che già ti abbiamo conosciuto per la fede,
a contemplare la grandezza della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
La gloria del Signore brilla sopra di te.
Dal libro del profeta Isaia (Is 60,1-6)
Àlzati, rivèstiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra,
nebbia fitta avvolge le nazioni;
ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te.
Cammineranno i popoli alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te,
verranno a te i beni dei popoli.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Madian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
- Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra
in Sussidio di Avvento e Natale CEI:
https://avventonatale2018.chiesacattolica.it/giorno/6-gennaio/?tax_contributi=liturgia
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 71)
Rit. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
Dio, da’ al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia;
regga con giustizia il tuo popolo
e i tuoi poveri con rettitudine.
Nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,
finché non si spenga la luna.
E dominerà da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
I re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
A lui tutti i re si prostreranno,
lo serviranno tutte le nazioni.
Egli libererà il povero che grida
e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.
SECONDA LETTURA
Tutti i popoli sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (Ef 3,2-3a.5-6)
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio a me affidato a vostro beneficio: come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo.
Parola di Dio.
Canto al Vangelo
ALLELUIA, CANTATE AL SIGNORE (O’Carroll – RN 12)
oppure
ALLELUIA (Vivona)
oppure
ALLELUIA (A. Fant) – CdP 243
oppure
ALLELUIA (H. Spitta) – CdP 242
CANTO AL VANGELO (Cf Mt 2,2)
Alleluia, alleluia.
Abbiamo visto la sua stella in oriente
e siamo venuti per adorare il Signore
Alleluia.
VANGELO
Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 2,1-12)
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”. All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele””.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: “Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”.
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Parola del Signore.
Annuncio di Pasqua:
Noveritis (G. Durighello):
http://www.gianmartinodurighello.it/noveritis-annuncio-della-pasqua-e-delle-feste-mobili/
Dopo la lettura del Vangelo, il diacono o il sacerdote, o anche un cantore, può dare l’annunzio del giorno della Pasqua.
Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 21 aprile
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi: Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 6 marzo. L’Ascensione del Signore, il 2 giugno. La Pentecoste, il 9 giugno. La prima domenica di Avvento, il 1 dicembre.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli Apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.
A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amen.
Presentazione dei doni
TU SEI L’OFFERTA (C. Recalcati in Celebriamo il Natale, Ed. Paoline 1983)
oppure
BETLEMME, CASA DEL PANE (D. Machetta) in Grideranno le pietre, Elledici 2007
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Guarda, o Padre, i doni della tua Chiesa,
che ti offre non oro, incenso e mirra,
ma colui che in questi santi doni
è significato, immolato e ricevuto:
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
PREFAZIO
Cristo luce di tutti i popoli
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi in Cristo luce del mondo
tu hai rivelato ai popoli il mistero della salvezza,
e in lui apparso nella nostra carne mortale
ci hai rinnovati con la gloria dell’immortalità divina.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria:
Santo
SANTO – in dulci jubilo (G. Durighello):
http://www.gianmartinodurighello.it/messa-di-natale/
Anamnesi
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE, SIGNORE (G.M.Rossi; CdP 328)
Frazione del Pane
DONA NOBIS PACEM 3 (Berthier) in Canti di Taizé, Elledici 2000
oppure
AGNELLO DI DIO (A. Parisi) in Cristo, ieri oggi e sempre, Ed. Paoline 1996
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Noi abbiamo visto la sua stella in oriente
e siamo venuti con doni
per adorare il Signore. (Cf Mt 2,20)
Comunione
E’ NATO PER NOI UN BAMBINO (D. Machetta) – RD pag. 80-81
oppure
NELLA NOTTE IL SOLE (M. Deflorian) – CdP 481
oppure
ASTRO DEL CIEL (F. X. Gruber) – RD pag. 79/
oppure:
NATO PER NOI (T.: G. M. Rossi) – CdP 479
DOPO LA COMUNIONE
La tua luce, o Dio,
ci accompagni sempre e in ogni luogo,
perché contempliamo con purezza di fede
e gustiamo con fervente amore
il mistero di cui ci hai fatti partecipi.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER COMPRENDERE LA PAROLA
PRIMA LETTURA
La profezia fa parte del terzo libro di Isaia. Si ritiene comunemente pronunciata nel periodo dell’esilio e annuncia la rinascita di Gerusalemme.
“Alzati, rivestiti di luce”: grido di speranza, mentre Israele è prostrato nelle tenebre dell’esilio. Presto arriverà la luce! La situazione sarà capovolta: i popoli un tempo trionfanti guarderanno a Gerusalemme dalle loro tenebre. In essa infatti è apparsa la gloria del Signore, cioè egli vi è presente con tutto il suo potere di salvezza.
La gioia di Gerusalemme proviene dal ritorno dei suoi figli dal lontano esilio e dal cammino dei Re verso di essa.
Le ricchezze affluiscono da ogni punto dell’orizzonte: i popoli del mare, a Occidente; Saba, a Oriente; Madian ed Efa, al Sud.
L’universalismo di questo testo ha facilitato l’accostamento al racconto della venuta dei Magi che, di colpo, sono diventati dei “Re”.
SALMO
Anch’esso evoca la venuta dei Re, i loro doni, la loro adorazione; è centrato sul re-messia, non sulla presenza del Signore. Nella sua persona, Cristo unisce la regalità e la condizione divina.
Esso vede la regalità esercitata non già a Gerusalemme, ma nell’ambito della Palestina, dal Giordano al Mediterraneo, dal lago di Tiberiade al mar Morto. La regalità di Cristo è destinata a superare tutte le frontiere ai quattro punti dell’orizzonte. Per opera sua tutta la terra è Terra Santa.
SECONDA LETTURA
La lettera agli Efesini è una specie di inno all’amore di Dio in conseguenza del suo disegno: il mistero dell’universalità della salvezza in Gesù Cristo. Il brano di questo giorno ne è una rapida sintesi. Esso sottolinea:
– la grazia propria del tempo inaugurato da Cristo: il mistero viene rivelato “al presente”. Un “presente” sempre attuale e che nella Chiesa assume un senso particolare il giorno dell’Epifania;
– la grazia e la missione degli apostoli, in particolare quelle di Paolo: il Vangelo che hanno ricevuto e di cui sono i portatori è quello del mistero;
– il contenuto del mistero è l’identica situazione dei pagani e di Israele: la stessa eredità, quindi sono anche figli di Dio; lo stesso corpo, quindi sono anche uniti a Cristo intimamente; la stessa promessa, quindi sono anche figli di Abramo.
L’Antico Testamento (cf i due testi precedenti) vedeva i pagani venire a fare atto di omaggio a Gerusalemme, a sottomettersi al re-messia. Questa speranza comportava un certo senso di superiorità. Il mistero rivelato in Gesù Cristo elimina ogni pretesa del genere. I privilegi di Israele si annullano davanti alla conoscenza di Cristo.
VANGELO
Il racconto della visita dei Magi mette in scena:
– I magi d’Oriente: si ritiene che si tratti di astrologi babilonesi che possono aver avuto conoscenza del messianismo giudaico. Essi sono l’immagine di tutti i ricercatori di Dio, l’immagine dei pagani di tutti i tempi desiderosi di adorare “in spirito e verità”. Per la regalità attribuita loro dalla devozione popolare, cf la 1ª lettura.
– Erode, i sommi sacerdoti e gli scribi, cioè le autorità ufficiali: il re, la casta sacerdotale, gli interpreti della Legge. Fin dalla nascita di Cristo, il Vangelo chiama in causa i responsabili della Passione di Gesù. Il conflitto già si profila: Erode è turbato all’annuncio di questo “re” misterioso. Sulla croce di Gesù ci sarà la scritta: “Gesù, re dei Giudei”.
– Gesù e Maria, sua Madre: il bambino-re e sua madre che l’ha appena generato. La tradizione cristiana vedrà nell’oro, incenso e mirra, quasi un riconoscimento della regalità, della divinità e dell’umanità di Gesù. Si tratta in realtà delle ricchezze tradizionali dell’Arabia, che la profezia vedeva affluire a Gerusalemme. Qui vengono portati in una semplice casa.
– Gli interventi divini per guidare il cammino dei Magi: l’astro che appare, scompare, appare di nuovo. Vi si vede il simbolo della luce della fede, con il suo alternarsi di chiarezza e di oscurità; e il sogno accolto come un intervento divino; per informare Erode e per mezzo suo i Magi: la parola dei profeti che mette in risalto la discendenza davidica del Messia e l’oscuro paese di Betlemme, chiamato a veder nascere “un capo che pascerà Israele”.