PER LA CELEBRAZIONE
Le letture odierne richiamano alcuni grandi temi della fede che hanno un preciso riscontro nel rito della Messa: mi riferisco alla “santità” di Dio, di cui parla Isaia nella 1ª lettura, e al nucleo centrale del “Vangelo” – Cristo crocifisso e risorto – di cui parla Paolo (2ª lettura). In ogni Messa riprendiamo nel “Santo” la proclamazione della gloria-santità-grandezza di Dio; in ogni Messa rifondiamo la nostra fede sulle sue basi dicendo o cantando: “Annunciamo la tua morte, Signore; proclamiamo la tua risurrezione...”. Ma è penoso sentire borbottare macchinalmente e distrattamente parole come queste, come se dicessimo banalità qualunque: che il Signore ci perdoni! E facciamo tutto il possibile perché nelle Messe della domenica il Santo e l’acclamazione dopo la consacrazione siano cantati da tutti.
Segnaliamo la colletta alternativa dell’anno C (cf Messale, p. 984). Potrebbe essere una buona cosa utilizzare la preghiera eucaristica IV. Alla fine si può utilizzare l’orazione sul popolo n. 16 (p. 448).
Ingresso
CHIESA CHE ANNUNCIA (A. Parisi) – RN 265
oppure
LO SPIRITO DEL SIGNORE E’ SU DI ME (M. Frisina) – RN 290
oppure
VIENI E SEGUIMI (V. Ciprì – A. Mancuso) – RD pag. 233
oppure
PROCLAMERO’ LA TUA PAROLA (A. Pantaleo)
Oppure:
ANTIFONA D’INIZIO
Venite, adoriamo il Signore,
prostràti davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio. (Sal 94,6-7)
Atto penitenziale
KYRIE ELEISON (Gregoriano 1) – RN 3
oppure
KYRIE ELEISON (gregoriano 2) – RN 4
oppure
KYRIE ELEISON (J. Berthier con tropi) in Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.1531
oppure
KYRIE ELEISON (Gen Verde – Messa della concordia)
oppure
KYRIE ELEISON (M. Balduzzi - Omi)
oppure
KYRIE ELEISON (P. Pillepich – RnS)
Gloria
GLORIA IN EXCELSIS DEO (J. P. Leçot) – RN 8
oppure
GLORIA (F. Buttazzo) – in RD pag. 4
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (gregoriano) – RN 7
oppure
GLORIA (Parisi) – Agorà di Loreto
oppure
GLORIA (D. Branca) – in “Sorgente di salvezza”
oppure
GLORIA (F. Rainoldi) – RN 6
COLLETTA
Custodisci sempre con paterna bontà
la tua famiglia, Signore,
e poiché unico fondamento della nostra speranza
è la grazia che viene da te,
aiutaci sempre con la tua protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
Dio di infinita grandezza,
che affidi alle nostre labbra impure e alle nostre fragili mani
il compito di portare agli uomini l’annunzio del Vangelo,
sostienici con il tuo Spirito,
perché la tua parola, accolta da cuori aperti e generosi,
fruttifichi in ogni parte della terra.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Eccomi, manda me!
Dal libro del profeta Isaia (Is 6,1-2a.3-8)
Nell’anno in cui morì il re Ozia io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali e proclamavano l’uno all’altro:
“Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.
Tutta la terra è piena della sua gloria”.
Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava,
mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:
“Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti”.
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare. Egli mi toccò la bocca e mi disse:
“Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato”.
Poi io udii la voce del Signore che diceva: “Chi manderò e chi andrà per noi?”. E io risposi: “Eccomi, manda me!”.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria. (dal sal 137)
In: http://www.musicasacrabari.com
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 137)
Rit. Cantiamo al Signore davanti ai suoi angeli.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
A te voglio cantare davanti agli angeli,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome
per la tua fedeltà e la tua misericordia:
hai reso la tua promessa più grande di ogni fama.
Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra
quando udranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore,
perché grande è la gloria del Signore.
Il Signore completerà per me l’opera sua.
Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.
SECONDA LETTURA
Così predichiamo e così avete creduto.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1 Cor 15,1-11)
Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l’ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!
Vi ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono l’infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
Parola di Dio.
Canto al Vangelo
ALLELUIA (O filii et filiae) – RN 10
oppure
ALLELUIA (S. Varnavà) – RN 13
oppure
ALLELUIA! (Taizè) – RN 14
oppure
ALLELUIA (L. Deiss) – RN 9 - http://santamariavedute.altervista.org/partiture/mli/alleluia-deiss01r-2.pdf
oppure
ALLELUIA DI RINGRAZIAMENTO (C. Paniccià)
http://www.psallite.net/download.php?view.532
oppure
ALLELUIA SALMO 117 (Baranger) - http://www.scout-rangueil.fr/wp-content/uploads/2016/04/Z558AlleluiaPs117.pdf
oppure
ALLELUIA SALMO 118 (Hauguel) – RNS 98
oppure
ALLELUIA CANONE – CdP 270
CANTO AL VANGELO (Cf Gv 15,16)
Alleluia, alleluia.
Io vi ho scelti di mezzo al mondo, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto,
e il vostro frutto sia duraturo.
Alleluia.
VANGELO
Lasciato tutto, lo seguirono.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 5,1-11)
In quel tempo, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genesaret e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: “Prendi il largo e calate le reti per la pesca”. Simone rispose: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti”. E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano.
Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano.
Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: “Signore, allontanati da me che sono un peccatore”. Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore.
Presentazione dei doni
COSA OFFRIRTI (D. Branca) – RN 272
oppure
ECCOMI (M.Frisina; RN 277)
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Il pane e il vino che hai creato, Signore,
a sostegno della nostra debolezza,
diventino per noi sacramento di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Prefazio della domenica.
Santo
SANTO (M. Bonfitto) – CdP 319
oppure
SANTO (Zappalà – Mancuso) in Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.386
oppure
SANTO (Cansani) – RN 24
oppure
SANTO (Picchi) – RN 25
oppure
SANCTUS (Missa brevis) – RN 22
oppure
SANTO (J. Dykes) – CDP 316
oppure
SANTO (Palmitessa)
oppure
SANTO (Parisi) CDP 323
oppure
SANTO (Fant) – CDP 324
oppure
SANTO (G. M. Rossi) – RN 26
Anamnesi
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (G. M. Rossi) – CdP 328
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (M. Giombini) – CdP 329
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (M. Bonfitto) – CdP 330
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (G. Pedemonti) – CdP 331
Frazione del Pane
AGNELLO DI DIO (Picchi) - RN 36ord
oppure
AGNUS DEI (gregoriano - Missa Primitiva) – RN 40
oppure
AGNELLO DI DIO (D. Machetta) – CdP 385
oppure
AGNELLO DI DIO (Buttazzo)
oppure
AGNELLO DI DIO (D. De Dominicis – RnS)
oppure
AGNELLO DI DIO (D. Stefani) – RN 38
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Rendiamo grazie al Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi verso i figli degli uomini;
egli sazia il desiderio dell’assetato
e ricolma di beni l’affamato. (Sal 106,8-9)
Oppure:
Beati coloro che piangono, perché saranno consolati.
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati. (Mt 5,5-6)
Oppure:
“Maestro, tutta la notte abbiamo faticato invano,
ma sulla tua parola getterò la rete”. (Lc 5,5)
Comunione
TU NOSTRO PASTORE (M. Deflorian – Chr. Walker) – RN 382
oppure
PERCHE’ TU SEI CON ME (T. Henderson – J. Belamide) – RD pag.190
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci hai resi partecipi
di un solo pane e di un solo calice,
fa’ che uniti al Cristo in un solo corpo
portiamo con gioia frutti di vita eterna
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER COMPRENDERE LA PAROLA
La liturgia mette in parallelo due racconti di vocazione, tra i quali troviamo parecchi punti di somiglianza: Dio si manifesta, il chiamato si dichiara peccatore, egli è mandato in missione.
PRIMA LETTURA
1. Nello scenario grandioso del tempio (certamente i serafini facevano parte delle decorazioni che ornavano il tempio sino alla riforma di Ezechia), Isaia riceve la rivelazione della grandezza di Dio. Si tratta del “Dio dell’universo”, del “Signore degli eserciti” che domina le potenze cosmiche, e non solo del Dio del piccolo mondo nel quale egli vive.
2. La vicinanza di Dio gli fa prendere coscienza della sua indegnità, del suo peccato. Dio è santo.
3. Di fronte all’appello di Dio, Isaia si offre per la missione. Peccatore purificato, accetta di denunciare il peccato del popolo di cui fa parte. In confronto agli altri racconti di vocazione, è degna di nota questa spontaneità.
SALMO
È una lode di Dio, cantata nel tempio, “davanti agli angeli”, il che corrisponde alla visione di Isaia.
Inoltre ha una portata universale: “Tutti i re della terra”, ed è nello stesso tempo molto personale: ricorda al Signore un suo particolare gesto di salvezza: “Mi hai risposto”.
Messe sulle labbra purificate del profeta, queste parole diventano più concrete.
SECONDA LETTURA
È una delle prime formulazioni del messaggio essenziale della fede in Cristo morto e risorto. È ciò che vien detto il “kerygma” e che Paolo riprende certamente da una specie di Credo usato nelle assemblee liturgiche, nel quale va notato il ripetuto riferimento alle Scritture.
Segue l’enumerazione dei testimoni della risurrezione, fra i quali Paolo mette anche se stesso.
Sul kerygma, invece, Paolo riferisce soltanto ciò che ha ricevuto.
Infine, se vogliamo accostare questa lettura alle altre due, possiamo notare che Paolo, coinvolto da questa rivelazione e dalla missione di trasmetterla, prende coscienza della propria indegnità. Unicamente per la grazia di Dio può “faticare”.
VANGELO
È un racconto che leggiamo soltanto in Luca. Giovanni racconta una pesca miracolosa nel contesto della Risurrezione (3a domenica di Pasqua). Marco e Matteo raccontano la vocazione degli apostoli, ma senza la pesca miracolosa.
Luca e Giovanni centrano il loro racconto sulla vocazione di Pietro e sottolineano che Gesù ha affidato la missione a un uomo peccatore (in Giovanni, allusione al rinnegamento).
Per di più, quest’uomo fallisce proprio nel mestiere nel quale dovrebbe essere competente. Interviene Gesù, e con lui (“sulla tua parola”) la pesca supera ogni aspettativa. La missione della Chiesa riceverà efficacia unicamente dalla potenza di Cristo.
Di fronte a questa manifestazione di potenza, Pietro è preso da stupore e chiama Gesù col titolo di “Signore”.
Paradossalmente, la pesca miracolosa spinge i discepoli ad abbandonare la pesca per seguire colui che parla loro di “pescare uomini”. “Lasciare tutto”: l’espressione sottolinea l’esigenza della vocazione e si ritroverà per Levi (5,28) e per il giovane ricco (18,22).