PER LA CELEBRAZIONE
Per la Messa di questa domenica ricordiamo la colletta alternativa per l’anno C a p. 970 del Messale. Si consiglia il prefazio di Quaresima V che sottolinea il tema dell’esodo. Nella stessa linea oggi si può anche usare la preghiera eucaristica della riconciliazione I con il suo prefazio (cf Messale, p. 919). Alla fine si può utilizzare l’orazione sul popolo n. 6 (p. 447).
Questa domenica è caratterizzata dal pressante richiamo alla conversione che risuona nel Vangelo. Sarà bene dunque mettere in particolare rilievo l’atto penitenziale all’inizio della Messa, soprattutto lasciando il debito spazio al silenzio dopo la monizione introduttiva.
Ingresso
SE TU CONOSCESSI IL DONO DI DIO (Liberto) – RN 95
oppure
UN CUORE NUOVO (F. Buttazzo) – RD pag. 120
oppure
IO VERRO’ A SALVARVI (D. Machetta) – CdP 496
oppure
VIENI AL SIGNOR (trad. ebraico)
oppure
ATTINGIAMO CON GIOIA (A. M. Galliano – D. Semprini)
oppure
VIENI AL SIGNOR (trad. ebraico)
oppure
DALL’AURORA LA TRAMONTO (Omi)
oppure:
ANTIFONA D’INIZIO
I miei occhi sono sempre rivolti al Signore,
perché libera dal laccio i miei piedi.
Volgiti a me e abbi misericordia, Signore,
perché sono povero e solo. (Sal 24,15-16)
Oppure:
“Quando manifesterò in voi la mia santità,
vi raccoglierò da tutta la terra;
vi aspergerò con acqua pura
e sarete purificati da tutte le vostre sozzure
e io vi darò uno spirito nuovo”, dice il Signore. (Ez 36,23-26)
Atto penitenziale
PIETA’ DI NOI SIGNORE (D. Menichetti) – CdP 204
oppure
KYRIE ELEISON (Gregoriano) – CDP 215-217
oppure
KYIE ELEISON 13 (J. Berthier) –
In: http://www.taize.fr/spip.php?page=chant&song=366&lang=it
oppure
KYIE ELEISON 10 (J. Berthier) –
In: http://www.taize.fr/spip.php?page=chant&song=364&lang=it
oppure
KYIE ELEISON 6 (J. Berthier) –
In: http://www.taize.fr/spip.php?page=chant&song=361&lang=it
oppure
SIGNORE PIETA’ (P. Pillepich)
oppure
SIGNORE PIETA’ (Deflorian) in MeA
COLLETTA
O Dio misericordioso, fonte di ogni bene,
tu ci hai proposto a rimedio del peccato
il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna;
guarda a noi che riconosciamo la nostra miseria
e, poiché ci opprime il peso delle nostre colpe,
ci sollevi la tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
Padre santo e misericordioso,
che mai abbandoni i tuoi figli
e riveli ad essi il tuo nome,
infrangi la durezza della mente e del cuore,
perché sappiamo accogliere con la semplicità dei fanciulli
i tuoi insegnamenti,
e portiamo frutti di vera e continua conversione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Io-Sono mi ha mandato a voi.
Dal libro dell’Esodo (Es 3,1-8a.13-15)
In quei giorni, 1Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb.
2L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava.
3Mosè pensò: “Voglio avvicinarmi a vedere questo meraviglioso spettacolo: perché il roveto non brucia?”. 4Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: “Mosè, Mosè!”. Rispose: “Eccomi!”. 5Riprese: “Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!”. 6E disse: “Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe”. Mosè allora si velò il viso, perché aveva paura di guardare verso Dio. 7Il Signore disse: “Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze. 8Sono sceso per liberarlo dalla mano dell’Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele”.
13Mosè disse a Dio: “Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?”.
14Dio disse a Mosè: “Io sono colui che sono!”. Poi disse: “Dirai agli Israeliti: “Io-Sono” mi ha mandato a voi”. 15Dio aggiunse a Mosè: “Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione”.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Il Signore ha pietà del suo popolo (dal Sal 102)
in Sussidio Quaresima dell’Ufficio Liturgico nazionale:
https://liturgico.chiesacattolica.it/sussidio-quaresima-pasqua-2019/
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 102)
Rit. Il Signore ha pietà del suo popolo.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.
Il Signore agisce con giustizia
e con diritto verso tutti gli oppressi.
Ha rivelato a Mosè le sue vie,
ai figli d’Israele le sue opere.
Buono e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Come il cielo è alto sulla terra,
così è grande la sua misericordia
su quanti lo temono.
SECONDA LETTURA
La vita del popolo con Mosè nel deserto è stata scritta per nostro ammaestramento.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1 Cor 10,1-6.10-12)
1Non voglio che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, 2tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, 3tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, 4tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. 5Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque e perciò furono abbattuti nel deserto.
6Ora ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi lo desiderarono.
Fratelli, 10non mormorate, come mormorarono alcuni di essi, e caddero vittime dello sterminatore. 11Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. 12Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.
Parola di Dio.
Canto al Vangelo
ACCLAMAZIONI AL VANGELO TEMPO DI QUARESIMA
(a cura dell’Ufficio liturgico Nazionale)
https://liturgico.chiesacattolica.it/sussidio-quaresima-pasqua-2019/
oppure
ACCLAMAZIONE AL VANGELO NEL TEMPO DI QUARESIMA (C. Paniccià)
In: http://www.psallite.net/download.php?view.265
oppure
ACCLAMAZIONI IN QUARESIMA – NCP da n. 273 a n. 288
oppure
LODE A TE O CRISTO (M. Frisina) in raccolta “O Croce nostra speranza”
oppure
LODE A TE O CRISTO (Meneghello) in MeA N. 136 1/2007
oppure
LODE A TE, O CRISTO (Gen verde) – RD pag. 25
oppure
GLORIA A TE PAROLA VIVENTE (Semprini) in “Parla Signore”
oppure
LODE A TE O CRISTO (Geraci)
oppure
GLORIA E LODE A TE (G. Liberto) – RN 16
CANTO AL VANGELO (Mt 4,17)
Gloria e lode a te, o Cristo!
Fate penitenza, dice il Signore;
il regno di Dio è vicino.
Gloria e lode a te, o Cristo!
VANGELO
Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 13,1-9)
1In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. 2Prendendo la parola, Gesù rispose: “Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? 3No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Siloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”.
6Disse anche questa parabola: “Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. 7Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Tàglialo. Perché deve sfruttare il terreno? 8Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché io gli zappi attorno e vi metta il concime 9e vedremo se porterà frutto per l’avvenire; se no, lo taglierai”.
Parola del Signore.
Preghiera dei fedeli
Crea in noi, O Dio, un cuore nuovo
Presentazione dei doni
BENEDICI IL SIGNORE ANIMA MIA (Frisina)
oppure
SE TU MI ACCOGLI (G. Stefani – G. Neumark) - RN 96
oppure
SE VOI AVETE FAME (V. Donella) – CDP 310
oppure
TI OFFRIAMO (Gen Verde) – RN pag. 165
oppure
NELLE TUE MANI (De Luca - Conte)
oppure
SULL’ALTARE DEL MONDO (A. Parisi) – RD pag. 164
oppure
TI DONO LA MIA VITA (Fr. Ephfraim)
oppure
COME INCENSO (A. Parisi)
oppure
OFFERTA (Stella)
oppure
TRASFORMI IN GESU’ (G.Cento)
oppure
SILENZIO
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Per questo sacrificio di riconciliazione
perdona, o Padre, i nostri debiti,
e donaci la forza di perdonare ai nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Prefazio di Quaresima.
Santo
SANCTUS (gregoriano – Missa Primitiva) – RN 22
oppure
SANTO (Picchi) – RN 25
oppure
SANTO (L. Cansani) – CdP 314
oppure
SANTO (Palmitessa)
oppure
SANTO (Stefani) – CdP 315
oppure
SANTO (Parisi) – CdP 323
Anamnesi
TU CI HAI REDENTI CON LA TUA CROCE (B. Cerino) – RN 30
oppure
TU CI HAI REDENTI (Vitone)
Frazione del Pane
AGNUS DEI (gregoriano - Missa Primitiva) – RN 40
oppure
AGNELLO DI DIO (D. Machetta) – CdP 385
oppure
AGNUS DEI (C. Willcock) in MeA 2004 n.16
oppure
AGNELLO DI DIO (E. Costa) – CdP 385
oppure
AGNELLO DI DIO (Comunità Shalom)
oppure
AGNELLO DI DIO (Gen verde) – in “E’ bello lodarti”
oppure
AGNELLO DI DIO (Deflorian) in MeA n. 127 1/2004
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
“Se non vi convertirete, perirete”,
dice il Signore. (Lc 13,5)
Oppure:
Il passero trova la casa,
la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa:
sempre canta le tue lodi. (Sal 83,4-5)
Comunione
SE TU CONOSCESSI IL DONO DI DIO (Liberto) – RN 95
oppure
COME IL CERVO VA (Deflorian)
oppure
SORGENTE DI SALVEZZA (A. Parisi) –
in Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.662
oppure
L’ACQUA VIVA (M. Frisina)
oppure
COME UNA CERVA (P. Cori)
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci nutri in questa vita
con il pane del cielo, pegno della tua gloria,
fa’ che manifestiamo nelle nostre opere
la realtà presente nel sacramento che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER COMPRENDERE LA PAROLA
PRIMA LETTURA
Ci porta alla seconda tappa della storia della salvezza, la rivelazione di Dio a Mosè, nell’episodio del roveto ardente.
Mosè è fuggito dalla corte d’Egitto, ora vive nel deserto, precursore del popolo ebreo. Pascola il gregge vicino al monte di Dio, sul quale più tardi avverrà la rivelazione della Legge.
Egli vede un roveto che arde: Dio, fuoco divorante che non si consuma.
È chiamato per nome, perché Dio conosce ognuno e chiama i suoi profeti.
Egli sa di essere in presenza del Dio dei Padri e vien preso da sacro timore.
“Nessuno può vedere Dio senza morire”: egli si vela il viso per non vedere Dio. Più tardi vedrà Dio a faccia a faccia e allora si velerà il viso in presenza del popolo.
Dio, il Dio dei Patriarchi, rivela la sua tenerezza e il suo disegno di salvezza. Egli ha osservato... ha udito... è sceso per liberare. Egli è il Dio del suo popolo.
Mosè riceve la missione: “Va’, ti mando”. Per Mosè si tratta di far fare ad Israele la sua Pasqua liberatrice.
Mosè chiede di conoscere il nome di Dio. La risposta del Signore si può interpretare:
– sia come un rifiuto: “Io sono colui che sono”. Il mio nome è incomunicabile. Voi non potete aver presa su di me (conoscere il nome voleva dire aver quasi una specie di potere sull’essere così conosciuto);
– sia come una rivelazione della pienezza di essere che è il Signore: “Io sono colui che sono” (per opposizione al nulla dei falsi dèi, degli idoli, che non esistono).
SALMO
È una meditazione colma di lode sul Dio che si rivelò a Mosè e difese gli oppressi.
Il nome misterioso si precisa: Dio-Amore, Dio-Tenerezza.
I benefici del Signore sono riconosciuti in modo più personale: egli perdona, guarisce, salva dalla morte, avvolge d’amore colui che lo teme.
SECONDA LETTURA
S. Paolo vuol mettere in guardia coloro che si ritengono “forti” contro il pericolo di “cadere”, di essere eliminati nella “corsa” costituita dalla vita cristiana (cf contesto).
Porta come esempio il popolo del deserto: gli Ebrei ebbero doni analoghi a quelli dei sacramenti cristiani: Battesimo, Eucaristia. Misteriosamente, Cristo li accompagnava sotto forma di roccia (immagine insieme di forza e di vita, si tratta della roccia dalla quale Mosè aveva fatto sgorgare l’acqua). E tuttavia molti perirono, perché dispiacquero a Dio per le loro mormorazioni. Noi, che siamo negli ultimi tempi, stiamo attenti.
VANGELO
Presenta un analogo richiamo alla vigilanza.
Questo capitolo 13 di san Luca fa parte di una lunga sequenza consacrata all’urgenza della conversione, alla necessità della vigilanza.
Anzitutto trae argomento da due episodi di morte – una repressione politica e il crollo di un edificio – per dedurne la sorte di coloro che non si convertono. La credenza popolare collega la disgrazia al peccato di coloro che ne sono colpiti, vedendovi appunto un castigo dei loro peccati. Gesù respinge questa interpretazione (ancora così diffusa: “Che cosa ho fatto di male?”) e sottolinea che la disgrazia è un avvertimento per tutti e non il segno d’una colpevolezza personale.
Poi, il Vangelo presenta la parabola del fico sterile che rischia di essere tagliato. Anche al fico è concessa una dilazione... come per la conversione. Il vignaiolo è paziente, Dio è paziente. Si noti che nel contesto generale di Luca questa “conversione” riguarda soprattutto i capi giudei che si oppongono alle prospettive di Gesù: universalità della salvezza, e salvezza mediante l’accoglienza di Cristo più che mediante la fedeltà alle tradizioni.