PER LA CELEBRAZIONE
Il filo che lega tra di loro le tre letture della Messa di oggi è il tema della “novità”, del cambiamento, del rinnovamento. Cristo è la novità vera, assoluta e perenne, operata da Dio nella storia del mondo: dall’incontro con lui, si può uscire rinnovati. Molto bella la colletta alternativa per l’anno C, che si trova nel Messale a p. 972. Anche in questa domenica può essere opportuno utilizzare la prima preghiera eucaristica della riconciliazione. Alla fine si può utilizzare l’orazione sul popolo n. 8 (p. 447).
Ingresso
PADRE PERDONA (Stefani – gregoriano) – CdP 499
oppure
MISERICORDES SICUT PATER (Inwood)
oppure
VIENI AL SIGNOR (trad. ebraico)
oppure
UN CUORE NUOVO (F. Buttazzo) – RD pag. 120
oppure:
ANTIFONA D’INIZIO
Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa
contro gente senza pietà;
salvami dall’uomo ingiusto e malvagio,
perché tu sei il mio Dio e la mia difesa. (Sal 42,1-2)
Atto penitenziale
PIETA’ DI NOI SIGNORE (D. Menichetti) – CdP 204
oppure
KYRIE ELEISON (Gregoriano) – CDP 215-217
oppure
KYIE ELEISON 13 (J. Berthier) –
In: http://www.taize.fr/spip.php?page=chant&song=366&lang=it
oppure
KYIE ELEISON 10 (J. Berthier) –
In: http://www.taize.fr/spip.php?page=chant&song=364&lang=it
oppure
KYIE ELEISON 6 (J. Berthier) –
In: http://www.taize.fr/spip.php?page=chant&song=361&lang=it
oppure
SIGNORE PIETA’ (P. Pillepich)
COLLETTA
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso,
perché possiamo vivere e agire sempre in quella carità,
che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
Dio di bontà, che rinnovi in Cristo tutte le cose,
davanti a te sta la nostra miseria:
tu che hai mandato il tuo Figlio unigenito
non per condannare, ma per salvare il mondo,
perdona ogni nostra colpa e fa’ che rifiorisca nel nostro cuore
il canto della gratitudine e della gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Ecco, faccio una cosa nuova e darò acqua per dissetare il mio popolo.
Dal libro del profeta Isaia (Is 43,16-21)
16Così dice il Signore,
che offrì una strada nel mare
e un sentiero in mezzo ad acque possenti,
17che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi insieme;
essi giacciono morti: mai più si rialzeranno;
si spensero come un lucignolo, sono estinti:
18“Non ricordate più le cose passate,
non pensate più alle cose antiche!
19Ecco, faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa.
20Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi,
perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa,
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
21Il popolo che io ho plasmato per me
celebrerà le mie lodi”.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Grandi cose ha fatto il Signore per noi (dal Sal 125)
in Sussidio Quaresima dell’Ufficio Liturgico nazionale:
https://liturgico.chiesacattolica.it/sussidio-quaresima-pasqua-2019/
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 125)
Rit. Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso,
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.
Allora si diceva tra i popoli:
“Il Signore ha fatto grandi cose per loro”.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha colmati di gioia.
Riconduci, Signore, i nostri prigionieri,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà con giubilo.
Nell’andare, se ne va e piange,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo,
portando i suoi covoni.
SECONDA LETTURA
Per Cristo, tutto io reputo una perdita, diventando a lui conforme nella morte.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (Fil 3,8-14)
Fratelli, 8tutto io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo 9e di essere trovato in lui, non con una mia giustizia derivante dalla legge, m con quella che deriva dalla fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da Dio, basata sulla fede.
10E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, 11con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti.
12Non però che io abbia già conquistato il premio o sia ormai arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch’io sono stato conquistato da Gesù Cristo. 13Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, 14corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.
Parola di Dio.
Canto al Vangelo
ACCLAMAZIONI AL VANGELO TEMPO DI QUARESIMA
(a cura dell’Ufficio liturgico Nazionale)
https://liturgico.chiesacattolica.it/sussidio-quaresima-pasqua-2019/
oppure
ACCLAMAZIONE AL VANGELO NEL TEMPO DI QUARESIMA (C. Paniccià)
In: http://www.psallite.net/download.php?view.265
oppure
ACCLAMAZIONI IN QUARESIMA – NCP da n. 273 a n. 288
oppure
LODE A TE O CRISTO (M. Frisina) in raccolta “O Croce nostra speranza”
oppure
LODE A TE O CRISTO (Meneghello) in MeA N. 136 1/2007
oppure
LODE A TE, O CRISTO (Gen verde) – RD pag. 25
oppure
GLORIA A TE PAROLA VIVENTE (Semprini) in “Parla Signore”
oppure
LODE A TE O CRISTO (Geraci)
oppure
GLORIA E LODE A TE (G. Liberto) – RN 16
CANTO AL VANGELO (Cf Ez 33,11)
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Io non voglio la morte del peccatore,
ma che si converta e viva.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
VANGELO
Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei.
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 8,1-11)
In quel tempo, 1Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma all’alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
3Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, 4gli dicono: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”. 6Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo.
Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. 7E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. 8E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. 10Alzatosi allora Gesù le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?”. 11Ed essa rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù le disse: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”.
Parola del Signore.
Preghiera dei fedeli
Crea in noi, O Dio, un cuore nuovo
Presentazione dei doni
SE TU MI ACCOGLI (G. Stefani – G. Neumark) - RN 96
oppure
SE DUNQUE TU PRESENTI (G. Durighello)
In: http://www.gianmartinodurighello.it/se-dunque-tu-presenti/
oppure
SE VOI AVETE FAME (V. Donella) – CDP 310
oppure
TI OFFRIAMO (Gen Verde) – RN pag. 165
oppure
NELLE TUE MANI (De Luca - Conte)
oppure
SULL’ALTARE DEL MONDO (A. Parisi) – RD pag. 164
oppure
TI DONO LA MIA VITA (Fr. Ephfraim)
oppure
COME INCENSO (A. Parisi)
oppure
OFFERTA (Stella)
oppure
TRASFORMI IN GESU’ (G.Cento)
oppure
SILENZIO
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Esaudisci, Signore, le nostre preghiere:
tu che ci hai illuminati con gli insegnamenti della fede,
trasformaci con la potenza di questo sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.
Prefazio di Quaresima.
Santo
SANCTUS (gregoriano – Missa Primitiva) – RN 22
oppure
SANTO (Picchi) – RN 25
oppure
SANTO (L. Cansani) – CdP 314
oppure
SANTO (Palmitessa)
oppure
SANTO (Stefani) – CdP 315
oppure
SANTO (Parisi) – CdP 323
Anamnesi
TU CI HAI REDENTI CON LA TUA CROCE (B. Cerino) – RN 30
oppure
TU CI HAI REDENTI (Vitone)
Frazione del Pane
AGNUS DEI (gregoriano - Missa Primitiva) – RN 40
oppure
AGNELLO DI DIO (D. Machetta) – CdP 385
oppure
AGNUS DEI (C. Willcock) in MeA 2004 n.16
oppure
AGNELLO DI DIO (E. Costa) – CdP 385
oppure
AGNELLO DI DIO (Comunità Shalom)
oppure
AGNELLO DI DIO (Gen verde) – in “E’ bello lodarti”
oppure
AGNELLO DI DIO (Deflorian) in MeA n. 127 1/2004
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
“Donna, nessuno ti ha condannata?”.
“Nessuno, Signore”.
“Neppure io ti condanno:
d’ora in poi non peccare più”. (Gv 8,10-11)
Comunione
CHI CI SEPARERA’? (M. Frisina)
oppure
TU SEI SIGNORE (Fallorni)
oppure
DOMINE NON SUM DIGNUS (P. Sequeri)
oppure
VENITE A ME (P. Cori)
oppure
BENEDICI IL SIGNORE (M. Frisina)
oppure
IL TUO CORPO, IL TUO SANGUE (Martinez - RnS)
DOPO LA COMUNIONE
Dio onnipotente, concedi a noi tuoi fedeli
di essere sempre inseriti come membra vive nel Cristo,
poiché abbiamo comunicato al suo corpo e al suo sangue.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER COMPRENDERE LA PAROLA
PRIMA LETTURA
È una profezia tratta dal Secondo Isaia. Si rivolge agli esiliati. Comincia col ricordare le grandi opere del Signore durante l’Esodo: il mare diviso in due, il faraone e il suo esercito sommersi nelle acque; è Dio che ha fatto tutto ciò, e quindi ha l’autorità per parlare.
Questi avvenimenti, l’Israelita doveva ricordarli e ripeterli ai figli (cf Dt), eppure oggi Dio dice: “Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche!”. Dunque ciò che deve avvenire è ancor più meraviglioso: nel deserto, questa volta della Siria, una strada per il ritorno degli esiliati, fiumi per dissetare il popolo eletto del Signore.
All’origine di questi benefici: Dio ha scelto Israele perché fosse il suo popolo.
Lo scopo: un culto nuovo: “Il popolo celebrerà le mie lodi”.
Nella nuova Alleanza, il popolo di sacerdoti che siamo noi si aspetta più ancora di ciò che ha già ricevuto (2ª lettura): “Arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù”.
SALMO
Nella sua totalità, esprime: la gioia del ritorno degli esiliati, ai quali “sembra di sognare”; la meraviglia di fronte al Signore che l’ha reso possibile; un invito perché il ritorno non è terminato e i primi arrivati sono oppressi dal compito della ricostruzione; e una certezza: dopo le lacrime, il giubilo; dopo la semina, la mietitura.
Questi vari sentimenti, nei quali dominano la gioia e la speranza, sono sempre anche i nostri, “finché non siamo arrivati alla perfezione” (2ª lettura).
SECONDA LETTURA
Presenta un condensato dell’itinerario spirituale di s. Paolo e traccia anche a noi un cammino. “Una volta”, cioè prima del suo incontro con Cristo, Paolo era fiero dei molti “vantaggi” o privilegi del popolo eletto (cf il contesto immediato). Trovava la sua giustizia nell’obbedienza alla Legge giudaica...
Ma poi “la conoscenza di Cristo Gesù, [suo] Signore” l’ha “conquistato”. Di colpo, ha ritenuto “perdita e spazzatura” tutto il suo passato di orgoglio e di fiducia in sé: “dimentico del passato”, l’unica cosa che ormai conta è di crescere nella conoscenza di Cristo, non in modo razionale, ma vitale, attraverso la partecipazione al suo mistero: sofferenza, morte e risurrezione. Il cammino però non è terminato: arrivare sino a Cristo, “conquistarlo” a sua volta, e ricevere il premio è l’immagine familiare a s. Paolo: la corsa protesa in avanti.
Al centro dell’intera vita cristiana, anche se si è conosciuto Cristo fin dal principio, stanno necessariamente la rinuncia alla propria personale giustizia e l’impegno perseverante nella speranza e nell’umiltà.
VANGELO
Il racconto del perdono dell’adultera è in primo luogo un episodio della lotta dei farisei contro Gesù. I farisei, mossi dallo spirito che animava Saulo prima di incontrare Cristo, si richiamano alla Legge di Mosè, non tanto per farla rispettare, quanto per mettere in difficoltà Cristo, di cui conoscono la misericordia, in contrasto con la lettera della Legge.
Gesù rilancia la palla, mettendo loro in contrasto con la Legge, costringendoli a riconoscersi peccatori. Di qui il loro allontanarsi, mogi mogi, l’uno dopo l’altro. Nel profondo della coscienza chi oserebbe ancora accusare il vicino, per quanto esteriormente colpevole?
Si noti la pedagogia di Cristo in tre tempi: un ascolto silenzioso delle accuse degli avversari, un invito semplicissimo che conduce nell’intimo della coscienza, un lungo silenzio.
Soltanto allora Gesù dialoga con la donna. Fino a quel momento la sua presenza era stata soltanto un pretesto, anche se i farisei l’avevano umiliata e giudicata. Anche adesso il dialogo si svolge in tre momenti: una domanda per portare la peccatrice ad affermare che non conta il giudizio degli uomini: tutti sono solidali nel peccato; una dichiarazione di perdono: questa volta è il giudizio di Dio. Egli è misericordia e solidarietà con la peccatrice, non con il peccato; un ordine che spinge in avanti e trasforma il cuore.
Preghiera dei fedeli
Crea in noi, O Dio, un cuore nuovo
Presentazione dei doni
SE TU MI ACCOGLI (G. Stefani – G. Neumark) - RN 96
oppure
SE DUNQUE TU PRESENTI (G. Durighello)
In: http://www.gianmartinodurighello.it/se-dunque-tu-presenti/
oppure
SE VOI AVETE FAME (V. Donella) – CDP 310
oppure
TI OFFRIAMO (Gen Verde) – RN pag. 165
oppure
NELLE TUE MANI (De Luca - Conte)
oppure
SULL’ALTARE DEL MONDO (A. Parisi) – RD pag. 164
oppure
TI DONO LA MIA VITA (Fr. Ephfraim)
oppure
COME INCENSO (A. Parisi)
oppure
OFFERTA (Stella)
oppure
TRASFORMI IN GESU’ (G.Cento)
oppure
SILENZIO