PER LA CELEBRAZIONE E IL CANTO
• Sarebbe un’ottima cosa – in questa domenica e in tutte le domeniche seguenti del tempo di Pasqua – iniziare la Messa con il rito dell’aspersione con acqua benedetta, previsto nel Messale alle pp. 1031ss. Oggi, però, si deve usare l’acqua benedetta nella Veglia pasquale e quindi adattare il testo alla circostanza. Esempio: Messale, p. 1032, “nel tempo di Pasqua”: sostituire la prima frase del secondo paragrafo: “Dègnati di benedire quest’acqua...”, con: “Ti rendiamo grazie per l’acqua...”. Oppure: cf Messale, p. 1035, “nel tempo di Pasqua”: formula con risposta-acclamazione; nell’orazione finale basta eliminare la frase “benedici quest’acqua...”. Quindi il sacerdote passa in mezzo all’assemblea aspergendo i fedeli, mentre si esegue un canto; al termine il sacerdote dice la formula conclusiva: “Dio onnipotente ci purifichi dai peccati...” (Messale, p. 1034 o 1036) e la celebrazione prosegue con il Gloria
L’atto penitenziale è bene che sia breve e sereno.
• La Sequenza di Pasqua si trova al canto Victimæ paschali (558). Altra soluzione: un lettore proclama il testo italiano (si veda anche la traduzione alternativa riportata vicino al canto latino), mentre l’organista esegue in sottofondo la melodia gregoriana.
• Non si tralasci di cantare il Santo, l’acclamazione dopo la consacrazione (Annunciamo...) e l’Amen scegliendoli tra i più conosciuti.
Nella Messa vespertina di oggi si può leggere Lc 24,13-35;
• Gli auguri a tutti potranno essere espressi tramite la benedizione solenne (Messale, p. 432) o anche solo l’orazione sul popolo n. 18 (p. 449). Il coro e/o gli strumenti provvederanno ad una esecuzione gioiosa che accompagni lo sciogliersi dell’assemblea.
INGRESSO
CRISTO E’ RISORTO, ALLELUIA (Haendel) – RN 172
oppure
CRISTO RISUSCITI (Melodia popolare tedesca, sec. XII) – RN 171
oppure
NEI CIELI UN GRIDO RISUONO’ (M. Greiter) – RN 180
oppure
CHRISTUS RESURREXIT (Taizè)
oppure
SURREXIT CHRISTUS (Taizé)
oppure
CRISTO MIA SPERANZA E’ RISORTO (V. Giudici) in Aa. Vv. PASQUA, paoline 1997
Oppure:
ANTIFONA D’INIZIO
Sono risorto, sono sempre con te;
tu hai posto su di me la tua mano,
è stupenda per me la tua saggezza. Alleluia. (Cf Sal 138,18.5-6)
Oppure:
Il Signore è davvero risorto. Alleluia!
A lui gloria e potenza
nei secoli eterni! (Lc 24,34; cf Ap 1,6)
ASPERSIONE
ECCO L’ACQUA (A. Parisi) – RD pag. 219
oppure
ECCO L’ACQUA (G. Becchimanzi) – RD pag. 220
oppure
VIDI L’ACQUA (M. Frisina) - in Cristo è nostra Pasqua, Paoline 2004
oppure
CANTO DELL’ACQUA (T. Henderson)
INNO DI LODE
GLORIA (J. Berthier) – CdP 222
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (J. P. Leçot) – RN 8
oppure
GLORIA (F. Buttazzo) – in RD pag. 4
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (gregoriano) – RN 7
oppure
GLORIA (T. Henderson)
oppure
GLORIA (L. Impagliatelli)
oppure
GLORIA (D. Branca)
COLLETTA
O Padre, che in questo giorno,
per mezzo del tuo unico Figlio,
hai vinto la morte e ci hai aperto
il passaggio alla vita eterna,
concedi a noi,
che celebriamo la Pasqua di risurrezione,
di essere rinnovati nel tuo Spirito,
per rinascere nella luce del Signore risorto.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
Dagli Atti degli Apostoli (At 10,34a.37-43)
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: “Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio.
Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza; chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome”.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Questo è il giorno che ha fatto il Signore, rallegriamoci ed esultiamo (dal Sal117)
in Sussidio Quaresima dell’Ufficio Liturgico nazionale:
https://liturgico.chiesacattolica.it/sussidio-quaresima-pasqua-2019/
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 117)
Rit. Questo è il giorno di Cristo Signore: alleluia, alleluia.
Celebrate il Signore, perché è buono;
perché eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono:
eterna è la sua misericordia.
La destra del Signore si è alzata,
la destra del Signore ha fatto meraviglie.
Non morirò, resterò in vita
e annunzierò le opere del Signore.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta testata d’angolo;
ecco l’opera del Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
SECONDA LETTURA
Cercate le cose di lassù, dove è Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (Col 3,1-4)
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.
Parola di Dio.
Oppure:
Togliete via il lievito vecchio per essere pasta nuova.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1 Cor 5,6b-8)
Fratelli, non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi.
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!
Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.
Parola di Dio.
SEQUENZA
VICHTIMAE PASCHALI (gregoriano) – CDP 558
oppure
ALLA VITTIMA PASQUALE (A. Martorell)
SEQUENZA
Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.
“Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?”.
“La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea”.
Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.
CANTO AL VANGELO
ALLELUIA PASQUALE (gregoriano) – in Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.844
oppure
ALLELUIA LA SANTA PASQUA (Melodia tradizionale) – RN 167 o CDP 534
oppure
ALLELUIA, A COLUI CHE RISUSCITO’ (D. Fishel) – CDP 539
oppure
ALLELUIA CANTO PER CRISTO (folk inglese) – CDP 446
oppure
ALLELUIA (Berthier)
oppure
ALLELUIA! NEL CRISTO RISORTO! (D. Machetta)
oppure
ALLELUIA! CRISTO E’ RISORTO! (Fant)
oppure
ALLELUIA - H. Carol
oppure
ALLELUIA (T. Henderson)
oppure
ALLELUIA (Baranger)
oppure
ALLELUIA (L. Impagliatelli)
oppure
ALLELUIA (D. Bruno)
CANTO AL VANGELO (Cf 1 Cor 5,7b-8a)
Alleluia, alleluia.
Cristo, nostra Pasqua, è immolato:
facciamo festa nel Signore.
Alleluia.
VANGELO
Egli doveva risuscitare dai morti.
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 20,1-9)
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: “Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!”.
Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.
Parola del Signore.
Oppure, anno “C”:
Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Dal vangelo secondo Luca (Lc 24,1-12)
Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, [le donne] si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.
Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno”.
Ed esse si ricordarono delle sue parole, e, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse. Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l’accaduto.
Parola del Signore.
Oppure, per la Messa vespertina, si può leggere:
Lo riconobbero nello spezzare il pane.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 24,13-35)
In quello stesso giorno, il primo della settimana, due dei discepoli erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.
Ed egli disse loro: “Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?”.
Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Cleopa, gli disse: “Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?”.
Domandò: “Che cosa?”. Gli risposero: “Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l’hanno visto”.
Ed egli disse loro: “Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?”.
E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: “Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino”.
Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l’un l’altro: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?”.
E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”. Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Parola del Signore.
PROFESSIONE DI FEDE
SIMBOLO APOSTOLICO (L. Impagliatelli)
oppure
IO CREDO IN DIO (A. Parisi) – RN 18
oppure
CREDO IN UNUM DEUM – RN 17
oppure
CREDO BATTESIMALE (Becchimanzi)
oppure
SIMBOLO APOSTOLICO (M. Frisina)
PRESENTAZIONE DEI DONI
GLORIA A TE NEI SECOLI (G. Liberto)
oppure
LE TUE MANI (M. Giombini) – CDP 553
oppure
COME UN FIUME (T. Henderson)
oppure
COME IL PICCOLO SEME (L. Impaglatelli)
oppure
IO TI ESALTERO’ (Buttazzo)
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Esultanti per la gioia pasquale
ti offriamo, Signore, questo sacrificio,
nel quale mirabilmente nasce
e si edifica sempre la tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Prefazio pasquale I.
SANTO
SANTO (G. M.- Rossi) – CDP 317
oppure
SANTO (Bonfitto) – CDP 319
oppure
SANTO (Zappalà – Mancuso) in Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.386
oppure
SANCTUS (Missa VIII “de Angelis”) – RN 21
oppure
SANCTUS (J. P. Lecot)
oppure
SANTO (T. Henderson)
oppure
SANCTUS (Becchimanzi)
ANAMNESI
CRISTO VIVE – CDP 332
DOSSOLOGIA
AMEN (A. Fant) – CDP 340
AMEN (Cerino) – RN 31
AMEN (G. M. Rossi) – RN 32
EMBOLISMO
TUO E’ IL REGNO (Kunc) – RN 35
FRAZIONE DEL PANE
AGNELLO DI DIO (Malvarosa - Mobilio)
oppure
AGNELLO DI DIO (D. Stefani) – RN 38
oppure
AGNELLO DI DIO (T. Henderson)
oppure
AGNELLO DI DIO (L. Impagliatelli) – Messa di “San Pio”
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
celebriamo dunque la festa
con purezza e verità. Alleluia. (1 Cor 5,7-8)
Oppure:
Nel giorno dopo il sabato,
Maria di Magdala si recò al sepolcro
di buon mattino
e vide che la pietra era stata ribaltata. Alleluia. (Gv 20,1)
Oppure:
Gesù, il crocifisso, è risorto, come aveva detto.
Alleluia. (Mt 28,5.6; cf Mc 16,6; Lc 24,4)
Oppure alla sera se si è letto Lc 24,13-35:
Resta con noi, Signore, perché si fa sera
e il giorno già volge al declino. Alleluia. (Lc 24,29)
COMUNIONE
SEI TU SIGNORE IL PANE (G. Kirbye) – RN 378
oppure
MISTERO DELLA CENA (R. L. De Pearsall) – RN 364
oppure
TU SEI LA MENTE (M. Vulpius, 1615) – RN 191
oppure
CRISTO HA VINTO LA MORTE (F. Meneghello)
oppure
FIOR DI FRUMENTO (A. Parisi)
oppure
CHI CI SEPARERA’? (M. Frisina)
oppure
LA MIA PASQUA E’ IL SIGNORE (A. M. Galliano – R. Farruggio)
oppure
ALLA CENA PASQUALE (F. Palma)
oppure
RESTO CON TE (T. Henderson) – in Mistero pasquale (Gen Verde), Città Nuova
DOPO LA COMUNIONE
Proteggi sempre la tua Chiesa, Dio onnipotente,
con l’inesauribile forza del tuo amore,
perché, rinnovata dai sacramenti pasquali,
giunga alla gloria della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
CONGEDO
REGINA COELI (Gregoriano) – RN 218
oppure
REGINA DEI CIELI (G. Durighello)
in: http://www.gianmartinodurighello.it/regina-dei-cieli-2/
oppure
CHRISTUS RESURREXIT (Taizè)
oppure
SURREXIT CHRISTUS (Taizé)
oppure
CRISTO MIA SPERANZA E’ RISORTO (V. Giudici) in Aa. Vv. PASQUA, paoline 1997
PER COMPRENDERE LA PAROLA
PRIMA LETTURA
Il testo è un “kérygma”, una sintesi esatta del Vangelo, perfettamente conforme al piano dei sinottici.
È il primo annuncio ai pagani. Pronunciato a Cesarea, nella casa del centurione Cornelio, è inserito tra la visione di Giaffa (At 10,9-23) e la discesa dello Spirito sui pagani (At 10,44-47).
Pietro aveva cominciato il discorso manifestando la sua sorpresa: “In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto” (v. 34). Di fatto, in tutto l’episodio Dio ha l’iniziativa.
Pietro riassume gli avvenimenti ai quali i Dodici hanno partecipato (cf At 1,21-22); sottolinea la missione di testimonianza affidata loro. Tale missione, però, secondo lui doveva interessare soltanto “il popolo” (v. 42), cioè il popolo ebraico. A Cesarea, invece, comincia a rendersi conto che la missione è molto più vasta.
La testimonianza è essenzialmente testimonianza della Risurrezione, fondata su un’esperienza molto concreta: “Abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti” (v. 41).
E Pietro amplia la sua testimonianza: “Egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio” (v. 42). Quest’affermazione non è più fondata sull’esperienza, ma è propriamente un atto di fede in senso forte: la risurrezione ha fatto nascere negli apostoli la fede nella divinità di Gesù: in una prospettiva biblica, giudicare i vivi e i morti appartiene solo a Dio.
Un’ultima affermazione conclude il discorso: il messaggio dei profeti converge su Gesù Cristo, che chiama alla fede per la remissione dei peccati (cf At 2,38).
SALMO
Usato per la festa dei Tabernacoli. Per i cristiani è il salmo pasquale per eccellenza.
– La festa dei Tabernacoli, festa del raccolto, celebrata all’origine sotto capanne di frasche, è diventata una grande festa popolare che evoca i ricordi religiosi di Israele.
Questo spiega le esclamazioni di vittoria e di ringraziamento del testo: evocazione dei benefici di Dio verso il suo popolo.
– Per noi, la vera vittoria è quella della Pasqua di Cristo, vittoria sulla morte, la sua e la nostra. Le immagini di guerra (“Mi avevano spinto con forza per farmi cadere”, v. 13; “La pietra scartata dai costruttori...”, v. 22) richiamano per noi la Passione che termina con la vittoria di Pasqua. Pasqua è per eccellenza “il giorno fatto dal Signore”.
SECONDA LETTURA (A SCELTA)
Lettera ai Colossesi
Questo brano si trova fra un richiamo contro alcuni errori (cap. 2) e l’esortazione morale (cap. 3). Per comprenderlo, è bene considerarlo come la conclusione del richiamo, più che come l’inizio dell’esortazione.
“(Dio Padre) ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto” (1,13); “Perché piacque a Dio di far abitare in lui ogni pienezza” (1,18). Paolo fa queste affermazioni pensando a coloro che vorrebbero condurre i Colossesi a osservanze di cibo, di bevande, di noviluni (2,16). Il che vorrebbe dire condurli al livello di questo mondo. I Colossesi devono invece cercare le loro ricchezze solamente in Cristo, nelle “cose di lassù, non in quelle della terra” (v. 2). Con queste parole, Paolo vuol colpire tutto ciò che non è ispirato dalla fede in Cristo (cf 3,5ss).
Il credente è perciò alla ricerca delle “cose di lassù” (v. 1): “Risorto con Cristo” (v. 1), che vive nella gloria di Dio, egli già da ora partecipa a questa vita prima di condividerla pienamente un giorno.
Pasqua è la festa nella quale ogni cristiano mette la propria vita nella vita del Cristo Risorto.
Prima lettera ai Corinzi
– Nella comunità di Corinto, un uomo dà scandalo (2 Cor 5,1s). Paolo invita a emarginarlo in modo che non si corrompa “tutta la pasta” (v. 6).
– Per l’occasione, Paolo allude a un’usanza degli Ebrei: per celebrare la Pasqua con pane senza lievito, cominciavano col far sparire dalla casa tutti gli avanzi di pane lievitato.
– La traduzione parla di “lievito”, mentre si dovrebbe parlare di “fermento”. Il “lievito nella pasta”, di cui parla il Vangelo (cf Mt 13,33), ha infatti un senso positivo, mentre il fermento può essere utile o nocivo. Qui Paolo sottolinea appunto l’azione nociva del far fermentare. Il Cristo risorto è la causa della nostra purificazione: per mezzo di lui diventiamo uomini nuovi (cf Ef 4,24; Col 3,10).
VANGELO
Tutti gli evangelisti attribuiscono alle donne il primo annuncio della Risurrezione (Mt 28,5-6; Mc 16,6; Lc 24,5). Giovanni parla soltanto di Maria Maddalena. Dei discepoli fa intervenire unicamente Pietro e “quello che Gesù amava” (v. 2). La scena sembra raccontata come un ricordo personale molto preciso.
La tomba viene trovata vuota. Tre reazioni diverse di fronte a questa constatazione. Maria Maddalena “vide che la pietra era stata ribaltata” (v. 1). Si affretta a informare i discepoli. Sarà necessario che Gesù le appaia e la chiami per nome, perché lo riconosca vivo (Gv 20,11-18). Pietro constata che nella tomba vuota tutto è in ordine, ma non manifesta alcuna reazione immediata di fede. “L’altro discepolo... vide e credette” (v. 8). In lui la fede è presente già prima di avere incontrato il Cristo risorto (cf Gv 20,29).
Per ognuno di questi tre primi testimoni della Risurrezione, la fede autentica è quella nel Cristo risorto.
ASPERSIONE
ECCO L’ACQUA (A. Parisi) – RD pag. 219
oppure
ECCO L’ACQUA (G. Becchimanzi) – RD pag. 220
oppure
VIDI L’ACQUA (M. Frisina) - in Cristo è nostra Pasqua, Paoline 2004
oppure
CANTO DELL’ACQUA (T. Henderson)
INNO DI LODE
GLORIA (J. Berthier) – CdP 222
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (J. P. Leçot) – RN 8
oppure
GLORIA (F. Buttazzo) – in RD pag. 4
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (gregoriano) – RN 7
oppure
GLORIA (T. Henderson)
oppure
GLORIA (L. Impagliatelli)
oppure
GLORIA (D. Branca)