PER LA CELEBRAZIONE
Ricordiamoci di preparare coscienziosamente il Messale prima delle celebrazioni, scegliendo a ragion veduta i testi di preghiera. Il formulario base della Messa di oggi si trova a p. 287. Ma consigliamo la colletta alternativa dell’anno C a p. 1015. I prefazi I e II dell’Eucaristia sono a p. 347-348. Per la preghiera dei fedeli, cf Orazionale CEI, p. 67.
Vediamo di disporre con cura particolare, quest’oggi, la liturgia eucaristica della Messa.
a) Per quanto possibile si organizzi la presentazione del pane e del vino da parte dei fedeli, accompagnando la processione con uno canto. Così pure, sarà bene preparare l’altare in questo momento (fiori, candele, luci...), senza porre o lasciare sulla mensa oggetti estranei allo svolgimento della celebrazione.
b) Nella preghiera eucaristica si cantino possibilmente, oltre al “Santo”, anche l’acclamazione dopo la consacrazione e l’Amen finale.
c) Si provveda perché la comunione avvenga con ordine, in clima di massimo raccoglimento. Se fosse possibile, in assemblee debitamente preparate, oggi sarebbe quanto mai significativo – in riferimento alle letture – la comunione sotto le due specie...
INGRESSO
IL PANE DEL CAMMINO (P. Sequeri) – RN 358
oppure
PANE DI VITA NUOVA (M. Frisina) – RN 370
oppure
PANE PER NOI SPEZZATO (J. Akepsimas) – RN 373
oppure
SORGENTE DI SALVEZZA (A. Parisi)
In Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.662
oppure
CRISTO SIGNORE TU VIENI A NOI (G. M. Rossi) – RN 350
oppure
GESU’ SIGNORE (L. Paterlini) – RN 354
oppure:
ANTIFONA D’INIZIO
Il Signore ha nutrito il suo popolo
con fior di frumento,
lo ha saziato di miele della roccia. (Sal 80,17)
ATTO PENITENZIALE
DIO GRANDE (J. Gelineau) – CdP 211
oppure
SIGNORE VERO CORPO (M. Frisina) – in “Pane di Vita nuova”
INNO DI LODE
GLORIA (J. Berthier) – CdP 222
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (J. P. Leçot) – RN 8
oppure
GLORIA (F. Buttazzo) – in RD pag. 4
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (gregoriano) – RN 7
COLLETTA
Signore Gesù Cristo,
che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
fa’ che adoriamo con viva fede
il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,
per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.
Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
Dio Padre buono, che ci raduni in festosa assemblea
per celebrare il sacramento pasquale
del Corpo e Sangue del tuo Figlio,
donaci il tuo Spirito,
perché nella partecipazione al sommo bene di tutta la Chiesa,
la nostra vita diventi un continuo rendimento di grazie,
espressione perfetta della lode che sale a te da tutto il creato.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Offrì pane e vino.
Dal libro della Genesi (Gn 14,18-20)
In quei giorni, Melchisedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abràm con queste parole: “Sia benedetto Abràm dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici”.
Abràm gli diede la decima di tutto.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore (dal Sal 109)
Versione A. Parisi in http://www.musicasacrabari.com/
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 109)
Rit. Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al mio Signore:
“Siedi alla mia destra,
finché io ponga ai tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi”.
Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
“Domina in mezzo ai tuoi nemici.
A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato”.
Il Signore ha giurato
e non si pente:
“Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchisedek”.
SECONDA LETTURA
Ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1 Cor 11,23-26)
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: “Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me”.
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: “Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me”. Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga.
Parola di Dio.
SEQUENZA
LAUDA SION, SALVATOREM (gregoriano)
oppure
LODA, O CHIESA (F.Filisetti; RN 302)
oppure
LAUDA SION SALVATORE (Caudana)
http://www.frontierarieti.com/wordpress/canti-per-la-celebrazione-di-chiusura-del-congresso-eucaristico-diocesano/
oppure
SION LODA IL SALVATORE (A. Parisi) in “Eucaristia cuore della Domenica”
oppure
O SION LODA IL SALVATORE (M. Frisina) in “Pane di vita nuova”
SEQUENZA
La sequenza è facoltativa e si può dire anche nella forma breve, a cominciare dalla strofa: Ecco il pane degli angeli.
[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l’antico è giunto a termine.
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l’ombra:
luce, non più tenebra.
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!
Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.
È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell’agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
CANTO AL VANGELO
ALLELUIA (O’ Carroll) – CDP 269
ALLELUIA (gregoriano) - CDP 252
ALLELUIA (L. Deiss) – CDP 253
ALLELUIA (B. Cerino) – CDP 254
CANTO AL VANGELO (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo disceso dal cielo, dice il Signore;
chi mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
VANGELO
Tutti mangiarono e si saziarono.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 9,11b-17)
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: “Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta”.
Gesù disse loro: “Dategli voi stessi da mangiare”. Ma essi risposero: “Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente”. C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai discepoli: “Fateli sedere per gruppi di cinquanta”. Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti.
Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levàti gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.
Parola del Signore.
PRESENTAZIONE DEI DONI
SEGNO D’UNITA’ (A. Parisi) – RD pag. 157
oppure
SEGNI DEL TUO AMORE (T. Henderson) – RD pag. 15
oppure
DOV’E’ CARITA’ E AMORE (T. Zardini) – CDP 639
oppure
MOLTE LE SPIGHE (J. Crüger) – RN 365
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Concedi benigno alla tua Chiesa, o Padre,
i doni dell’unità e della pace,
misticamente significati nelle offerte che ti presentiamo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Prefazio dell’Eucaristia I o II.
SANTO
SANTO (G. M.- Rossi) – CDP 317
oppure
SANTO (Bonfitto) – CDP 319
oppure
SANTO (Zappalà – Mancuso) in Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.386
oppure
SANCTUS (Missa VIII “de Angelis”) – RN 21
ANAMNESI
OGNI VOLTA CHE MANGIAMO DI QUESTO PANE (G. M. Rossi) – RN 29
DOSSOLOGIA
AMEN (A. Fant) – CDP 340
AMEN (Cerino) – RN 31
AMEN (G. M. Rossi) – RN 32
EMBOLISMO
TUO E’ IL REGNO (Kunc) – RN 35
FRAZIONE DEL PANE
AGNUS DEI (Missa VIII “de Angelis”) – RN 39
oppure
AGNELLO DI DIO (D. Stefani) – RN 38
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Gesù prese i cinque pani e i due pesci
e li diede ai discepoli,
perché li distribuissero alla folla. Alleluia. (Lc 9,16)
COMUNIONE
COM FIOR DI FRUMENTO (A. Parisi) in “Eucaristia Cuore della Domenica”
Oppure
PANE DI VITA (RnS)
In: http://www.coraledonbosco.altervista.org/joomla/spartiti2
oppure
SEI TU SIGNORE IL PANE (G. Kirbye) – RN 378
oppure
MISTERO DELLA CENA (R. L. De Pearsall) – RN 364
oppure
HAI DATO UN CIBO (Ignoto) – CDP 658
oppure
RESTA CON NOI SIGNORE LA SERA (D. Machetta) – CDP 713
oppure
O GESU’ TU SEI IL PANE (V. Modaro) – RN 367
oppure
VERBUM PANIS (OMI) - vedi RD
DOPO LA COMUNIONE
Donaci, Signore,
di godere pienamente della tua vita divina nel convito eterno,
che ci hai fatto pregustare
in questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER COMPRENDERE LA PAROLA
PRIMA LETTURA
In questo breve e misterioso passo della Genesi ci troviamo agli albori della Prima Alleanza. Abramo, Padre dei credenti, ha già dimostrato la sua sottomissione a Dio. Ha ottenuto alcune vittorie. Adesso Melchisedek, re di Gerusalemme, lo inizia al culto del Dio altissimo, offrendo pane e vino. Abramo riceve la benedizione e impara a benedire Dio. L’offerta della decima al sacerdote dell’Altissimo è segno della sua riconoscenza e della sua accettazione del culto “secondo Melchisedek”.
Gesù nel momento in cui a Gerusalemme inaugura la Nuova Alleanza mette in atto il sacerdozio “secondo l’ordine di Melchisedek”, col pane e il calice. Anch’egli benedice Dio (“Rese grazie”) e dà la benedizione a coloro che celebrano il culto con fede. Ma in questo caso c’è ben di più del pane e del vino: in forza delle parole di Cristo, essi sono diventati “il suo corpo” e “il suo sangue”.
Il nuovo culto conferisce realtà a ciò che era soltanto figura. Allo stesso modo l’offerta richiesta al credente supera la semplice offerta della decima: ormai si tratta del dono di sé e non soltanto dei propri beni materiali.
SALMO
È un salmo messianico che canta Cristo:
– uguale a Dio, “siedi alla mia destra” (cf il nostro Credo);
– vittorioso su tutti coloro che gli si oppongono, universalmente;
– Principe, nella forza e nella santità, Figlio di Dio;
– Sacerdote per sempre, in forza del giuramento di Dio, al modo di Melchisedek.
Nella lettera agli Ebrei 7, troviamo un commento sia della 1ª lettura, sia del salmo.
SECONDA LETTURA
Riferisce il racconto dell’istituzione dell’Eucaristia secondo san Paolo.
Ordinando agli apostoli di fare ciò “in memoria” di lui (formula che troviamo qui e in Luca), Gesù stabilisce un memoriale, proprio come il culto dell’Antico Testamento voleva essere memoriale dell’uscita dall’Egitto, della liberazione del popolo di Dio. Non quindi un semplice mezzo per ravvivare il ricordo, ma gesti e parole che significhino oggi la presenza dell’Amore eterno di Dio, che si offre per noi come per i suoi contemporanei. Insomma, nelle nostre mani, mentre attendiamo il ritorno del Signore, abbiamo il mistero della Pasqua, morte e vita nuova.
Stando al contesto della lettera, Paolo vuole biasimare i Corinzi per il cattivo andamento delle loro assemblee che non sono propriamente “cena del Signore”. Questa avvenne “nella notte in cui veniva tradito”, in segno del sacrificio che stava per compiere sulla croce. Il pane è il corpo offerto... Il calice quello del sangue dell’Alleanza. Non si tratta quindi di fare una cena ognuno per conto suo.
VANGELO
Con questo brano siamo apparentemente lontani dal mistero dell’Alleanza conclusa col popolo di Dio.
La moltiplicazione dei pani manifesta la bontà di Gesù per la folla affamata, è il segno del Dio che nutre, che dà il pane quotidiano, a profusione, fino a saziare tutti, nonostante il loro numero, e persino oltre.
Tuttavia, le circostanze di luogo (il deserto), l’ordine di riunire la folla in gruppi di cinquanta (come aveva fatto Mosè col popolo), il numero delle ceste (che evoca i 12 apostoli e anche le 12 tribù) aprono la strada a una comprensione nuova del miracolo: vi cogliamo quasi il ricordo della Prima Alleanza, di Dio che ha nutrito il suo popolo nel deserto, e quasi il primo germoglio della Chiesa, del popolo della Nuova Alleanza, che riceve la vita dalle mani dei servi di Cristo, in forza della sua parola. Appunto ciò che l’Eucaristia realizza lungo la storia della Chiesa.