PER LA CELEBRAZIONE
Dal punto di vista pastorale, la celebrazione più importante che caratterizza la festa di Natale è la Messa di mezzanotte. Ma sappiamo che non è sempre facile dare a questa celebrazione il giusto tono di fede e di preghiera. Occorrerà dunque prepararla con molta cura in tutti i particolari (arredo della chiesa, accoglienza e disposizione dei fedeli, canti e monizioni...), cercando di non fermarsi al piano del folclore e del sentimentalismo, ma di aiutare la gente ad accostarsi in qualche modo al vero «mistero» del Natale: la venuta al mondo di Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo.
L’opportunità o meno di una «veglia» che preceda la Messa deve essere attentamente valutata. In ogni caso non sarebbe bene se la «veglia» assorbisse più tempo, energie, cura e attenzione che non la Messa... È preferibile valorizzare al meglio, con semplicità e con calma, gli elementi celebrativi della Messa, che non cercare altre cose più o meno originali e poi compiere in modo sommario la celebrazione eucaristica.
Nel Messale e nel Lezionario sono previsti, di per sé, tre formulari diversi di Messe («notte - aurora - giorno»). A parte l’origine storica alquanto casuale di questa tradizione, la differenziazione dei testi da una Messa all’altra ha senso nell’ipotesi che le stesse persone partecipino a più Messe nella stessa festa... In caso contrario è meglio scegliere comunque i testi più significativi in ordine alla festa celebrata, qualunque sia l’ora della Messa. Consiglierei quindi primariamente le letture della «Messa della notte», mentre le orazioni possono essere scelte fra quelle di tutte e tre le Messe.
• Nella Messa di mezzanotte si canti il Gloria; In ogni caso oggi è bene che sia cantato, almeno come ritornello (CdP nn. 225-229). Se il Credo è recitato da un solista con ritornello cantato, si può sottolineare meglio la genuflessione prevista al ricordo dell’incarnazione. Per la preghiera dei fedeli, vedi Orazionale CEI, p. 16. Alla fine è opportuna la benedizione solenne di Natale (Messale, p. 429).
MESSA DELLA NOTTE
Ingresso
VENITE, FEDELI (G.Stefani-J.F.Wade; RN 769)
oppure
A BETLEMME DI GIUDEA (canto tradizionale francese)
oppure
NOTTE DI LUCE (J. Akepsimas)
oppure:
ANTIFONA D’INIZIO
Il Signore mi ha detto:
“Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato”. (Sal 2,7)
Oppure:
Rallegriamoci tutti nel Signore,
perché è nato nel mondo il Salvatore.
Oggi la vera pace è scesa a noi dal cielo.
Atto penitenziale
KYRIE ELEISON (J. Berthier) – RN 2
oppure
KYRIE – cum jubilo (G. Durighello)
http://www.gianmartinodurighello.it/messa-di-natale/
oppure
SIGNORE, FIGLIO DI DIO (M. Frisina in Aa. Vv., Natale- 1 Gennaio – Epifania, Ed. Paoline 1996)
Gloria
GLORIA – cum jubilo (G. Durighello):
http://www.gianmartinodurighello.it/messa-di-natale/
oppure
GLORIA (J. Berthier) – CdP 222
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (J. P. Leçot) – RN 8
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (gregoriano) – RN 7
COLLETTA
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte
con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo,
concedi a noi,
che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri,
di partecipare alla sua gloria nel cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Ci è stato dato un figlio.
Dal libro del profeta Isaia (Is 9,1-3.5-6)
Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Poiché tu, come al tempo di Madian,
hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle
e il bastone dell’aguzzino.
Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità
ed è chiamato: “Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace”;
grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e sempre;
questo farà lo zelo del Signore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
- Salmo della Notte: Oggi è nato per noi il Salvatore
- Salmo dell’aurora: Oggi la luce risplende su di noi
- Salmo del giorno: Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio
in Sussidio di Avvento e Natale CEI:
https://liturgico.chiesacattolica.it/sussidio-avvento-2019/
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 95)
Rit. Oggi è nato per noi il Salvatore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza,
in mezzo ai popoli narrate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
frema il mare e quanto racchiude;
esultino i campi e quanto contengono
si rallegrino gli alberi della foresta.
Esultino davanti al Signore che viene,
perché viene a giudicare la terra.
Giudicherà il mondo con giustizia
e con verità tutte le genti.
SECONDA LETTURA
È apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito (Tt 2,11-14)
Carissimo, è apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone.
Parola di Dio.
Canto al Vangelo
ALLELUIA, CANTATE AL SIGNORE (O’Carroll – RN 12)
oppure
ALLELUIA (Vivona)
oppure
ALLELUIA (A. Fant)
oppure
ALLELUIA (H. Spitta)
CANTO AL VANGELO (Cf Lc 2,10-11)
Alleluia, alleluia.
Vi annunzio una grande gioia:
oggi vi è nato un Salvatore: Cristo Signore.
Alleluia.
VANGELO
Oggi vi è nato il Salvatore.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 2,1-14)
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.
C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: “Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”. E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”.
Parola del Signore.
Presentazione dei doni
TU SEI L’OFFERTA (C. Recalcati in Celebriamo il Natale, Ed. Paoline 1983)
oppure
BETLEMME, CASA DEL PANE (D. Machetta in Grideranno le pietre, Elledici 2007)
oppure
IN NOTTE PLACIDA (F. Couperin) – RD pag. 83
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Accetta, o Padre, la nostra offerta in questa notte di luce,
e per questo misterioso scambio di doni
trasformaci nel Cristo tuo Figlio,
che ha innalzato l’uomo accanto a te nella gloria.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Prefazio di Natale.
Santo
SANTO – in dulci jubilo (G. Durighello):
http://www.gianmartinodurighello.it/messa-di-natale/
Anamnesi
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE, SIGNORE (G.M.Rossi; CdP 328)
Frazione del Pane
DONA NOBIS PACEM 3 (Berthier) in Canti di Taizé, Elledici 2000
oppure
AGNELLO DI DIO (A. Parisi) in Cristo, ieri oggi e sempre, Ed. Paoline 1996
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Il Verbo si è fatto carne
e noi abbiamo visto la sua gloria. (Gv 1,14)
Oppure:
Oggi è nato nella città di Davide un salvatore,
che è il Cristo Signore. (Lc 2,11)
Comunione
ASTRO DEL CIEL (F. X. Gruber) – RD pag. 79/ NATO PER NOI (T.: G. M. Rossi) – CdP 479
oppure
NELLA NOTTE SBOCCIO’ (tradizionale inglese)
oppure
UN BIMBO E’ NATO OGGI PER NOI (melodia tradizionale del 1604 – t. it. Ed elam./arm. di M. Deflorian) in RD pag. 89
oppure
VERBUM CARO FACTUM EST (V. Miserachs – RN 75)
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci hai convocati a celebrare nella gioia
la nascita del Redentore,
fa’ che testimoniano nella vita l’annunzio della salvezza,
per giungere alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Congedo
TU SCENDI DALLE STELLE (Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)
MESSA DELL' AURORA
ANTIFONA D’INIZIO
Oggi su di noi splenderà la luce,
perché è nato per noi il Signore;
Dio onnipotente sarà il suo nome,
Principe della pace, Padre dell'eternità:
il suo regno non avrà fine. (Is 9,2.6; Lc 1,33)
COLLETTA
Signore, Dio onnipotente, che ci avvolgi della nuova luce del tuo Verbo fatto uomo, fa' che risplenda nelle nostre opere il mistero della fede che rifulge nel nostro Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA
Ecco, arriva il tuo Salvatore.
Dal libro del profeta Isaia (Is 62,11-12)
Ecco ciò che il Signore fa sentire
all’estremità della terra:
«Dite alla figlia di Sion:
Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Li chiameranno Popolo santo,
Redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata,
Città non abbandonata».
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 96)
Rit. Oggi la luce risplende su di noi.
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Annunciano i cieli la sua giustizia
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.
SECONDA LETTURA
Ci ha salvati per la sua misericordia
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito (Tt 3,4-7)
Figlio mio,
quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.
CANTO AL VANGELO Lc 2,14
Alleluia, alleluia.
Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini, che egli ama.
Alleluia.
VANGELO
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 2,15-20)
Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Le nostre offerte, o Padre, siano degne del mistero che oggi celebriamo; tu che nel Natale ci hai rivelato il Cristo uomo e Dio, fa' che nel pane e vino da te consacrati partecipiamo alla sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio di Natale II
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Esulta, figlia di Sion,
innalza la tua lode figlia di Gerusalemme:
ecco, a te viene il tuo Re,
il Santo, il Salvatore del mondo. (Cf Zc 9,9)
Oppure:
I pastori se ne ritornarono, glorificando e lodando Dio
per tutto quello che avevano udito e visto. (Lc 2,20)
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci hai radunato a celebrare in devota letizia la nascita del tuo Figlio, concedi alla tua Chiesa di conoscere con la fede le profondità del tuo mistero, e di viverlo con amore intenso e generoso. Per Cristo nostro Signore.
MESSA DEL GIORNO
ANTIFONA D’INIZIO
E' nato per noi un bambino,
un figlio ci è stato donato:
egli avrà sulle spalle il dominio,
consigliere ammirabile sarà il suo nome. (cf. Is 9,5)
COLLETTA
O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa' che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio, che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo...
PRIMA LETTURA
Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio
Dal libro del profeta Isaia (Is 52,7-10)
Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero che annuncia la pace,
del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».
Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme esultano,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutte le nazioni;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 97
Rit. Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.
SECONDA LETTURA
Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Dalla lettera agli Ebrei (Eb 1,1-6)
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»? e ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: «Lo adorino tutti gli angeli di Dio».
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Un giorno santo è spuntato per noi:
venite tutti ad adorare il Signore;
oggi una splendida luce è discesa sulla terra.
Alleluia.
VANGELO
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 1,1-18 [forma breve Gv 1,1-5.9-14])
[In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.]
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
[Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità. ]
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Ti sia gradito, Signore, questo sacrificio, espressione perfetta della nostra fede, e ottenga a tutti gli uomini il dono natalizio della pace. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio di Natale III
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Tutti i popoli hanno veduto
la salvezza del nostro Dio. (Sal 97,3)
Oppure:
Il Verbo si è fatto carne
e noi abbiamo visto la sua gloria. (Gv 1,14)
DOPO LA COMUNIONE
Padre santo e misericordioso, il Salvatore del mondo, che oggi è nato e ci ha rigenerati come tuoi figli, ci comunichi il dono della vita immortale. Per Cristo nostro Signore.
PER COMPRENDERE LA PAROLA
PRIMA LETTURA
La profezia di Isaia si situa in un momento di prova per Israele: campagna assira nel Nord e deportazione dei Galilei. Il cammino nelle tenebre è quello che conduce all’esilio; la terra tenebrosa, quella della schiavitù. La gioia annunciata è moltiplicata: gioia dei mietitori, perché gli esiliati sono lontani dalla loro terra, gioia dei vincitori, perché Israele è vinto.
All’origine della gioia: il Signore ha spezzato tutti gli strumenti usati contro i deportati (il giogo, la sbarra e il bastone). Azione meravigliosa come nel giorno della vittoria su Madian (cf il racconto colorito della rotta di innumerevoli Madianiti davanti ai 300 soldati di Gedeone, Gdc 7). Non si sente più il passo dei soldati nemici, non si vede più la loro uniforme macchiata dal sangue delle vittime.
Per questa azione, il Signore si è servito di un nuovo re: (Ezechia?) e questo re è ancora un bambino: è l’Emmanuele annunziato in Is 7. Egli riunisce già nella sua persona tutti i titoli la cui origine Is 11 vedrà nei doni dello Spirito del Signore che riposa su di lui: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Vi è qui più di Mosè, più di Davide, più di Salomone.
Tutta la tradizione cristiana ha visto in questo re bambino l’immagine di Gesù, il vero Emmanuele, re e salvatore fin dalla sua nascita.
Il profeta descrive le caratteristiche della sua regalità: pacifica, stabilita in Gerusalemme, la città della stirpe di Davide, ma progressivamente estesa, eterna.
SALMO
Esprime la gioia profetizzata da Isaia: canti; danze, esultanza, festa: la stessa natura vi prende parte. È la gioia di un rinnovamento, perché il Signore, questa volta, viene, viene come re, «a giudicare la terra». Gioia ancora più universale di quella di Isaia: le «nazioni», cioè tutti i popoli rimasti finora esclusi dalla salvezza, sono invitati a prendervi parte.
SECONDA LETTURA
Questo passo della lettera a Tito si situa fra consigli morali diretti a diverse categorie di cristiani. È una riflessione sintetica sulla vita cristiana.
Alla sua origine: la manifestazione della grazia di Dio salvatore, attraverso l’incarnazione e la redenzione: Dio si è donato in Gesù Cristo per fare di noi il suo popolo.
Alla fine di essa: la manifestazione della gloria (in opposizione alla grazia) del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. «Esultino davanti al Signore... perché viene» (Salmo).
Nel suo svolgimento: fra queste due manifestazioni celebrate dal Natale vi è il tempo presente, provvisorio. La vita cristiana vi si esprime col rifiuto del peccato e con una profonda saggezza: «Sobrietà, giustizia e pietà». Non una sapienza di tipo «piccolo borghese».
Sobrietà, è il cuore povero liberato dalle passioni di quaggiù; Giustizia, è la santità; Pietà, è vivere per Dio...
I cristiani sono un «popolo zelante nelle opere buone» nell’attesa della beata speranza...
VANGELO
È l’annuncio della buona novella: la nascita di Gesù. Il racconto è redatto in modo storico e allo stesso tempo pieno di segni misteriosi.
Racconto storico, situato nel tempo: il censimento di Quirinio; nello spazio: a Betlemme; nelle precise circostanze del momento: è notte (i pastori vegliano) e di luogo: è in una grotta o in una stalla (non c’è posto all’albergo e una mangiatoia serve da culla).
Presenta i personaggi: una giovane coppia della stirpe di Davide, proveniente da Nazaret; alcuni pastori, marginali e più o meno disprezzati nella società giudaica dell’epoca.
Tutto ciò costituisce uno sfondo piuttosto oscuro. Il paese è occupato. I suoi abitanti sottoposti agli ordini dell’occupante. La nascita giunge al termine di una lunga fatica. Avviene a Betlemme, ritenuta «la più piccola fra i capoluoghi di Giuda» (cf Mic 5,1) e non a Gerusalemme (che per l’Antico Testamento è l’unica vera città di Davide).
I segni misteriosi sono in contrasto con questa situazione (come in Isaia).
La scelta dei pastori, alla luce dell’Antico Testamento, è già significativa: ricorda l’elezione di Davide: il più piccolo della famiglia addetto alla custodia del gregge. I re d’Israele, dopo di lui, si considereranno come i pastori del loro popolo, pastori spesso infedeli che il Buon Pastore viene a sostituire.
La luce della gloria del Signore avvolge i pastori e suscita il loro spavento. Segni consueti delle manifestazioni di Dio nell’Antico Testamento, si ritroveranno a proposito della Trasfigurazione di Gesù e nell’annuncio del suo ritorno alla fine dei tempi.
Il messaggio degli angeli: «la Buona Novella», «la grande gioia di tutto il popolo», linguaggio frequente nei profeti (1a lettura e salmo). Il neonato in fasce è proprio il Salvatore, il Messia, il Signore. Salvatore è un titolo divino in tutto l’Antico Testamento: chiamare Gesù il Salvatore significa annunciare che egli è Dio. La stessa cosa significa unire il titolo di Signore a quello di Messia.
Il canto degli angeli conferisce all’avvenimento della nascita dimensioni cosmiche: il cielo e la terra, tutto l’universo, il mondo invisibile di Dio e quello creato. Significato: Dio è glorificato, la terra riceve la pace (1a lettura). Giustificazione più radicale: Dio ama gli uomini.