PER LA CELEBRAZIONE
Nella scelta e preparazione dei testi di preghiera si tenga presente la colletta alternativa (Messale, p. 966) e il formulario per la preghiera dei fedeli proposto a p. 17 dell’Orazionale CEI (anche se alcune intenzioni andrebbero riformulate in modo meno astratto). Come prefazio si può suggerire il II o il III tra quelli di Natale. Al termine si può sfruttare la benedizione solenne del tempo di Natale (Messale, p. 429).
Ingresso
DOLCE CASA DI NAZARETH (M. Frisina)
oppure
SANTA FAMIGLIA DI NAZARETH (C. Paniccià)
ANTIFONA D’INIZIO
I pastori si avviarono in fretta
e trovarono Maria e Giuseppe,
e il Bambino deposto nella mangiatoia. (Lc 2,16)
Atto penitenziale
KYRIE ELEISON (J. Berthier) – RN 2
oppure
KYRIE – cum jubilo (G. Durighello)
http://www.gianmartinodurighello.it/messa-di-natale/
oppure
SIGNORE, FIGLIO DI DIO (M. Frisina in Aa. Vv., Natale- 1 Gennaio – Epifania, Ed. Paoline 1996)
Gloria
GLORIA – cum jubilo (G. Durighello):
http://www.gianmartinodurighello.it/messa-di-natale/
oppure
GLORIA (J. Berthier) – CdP 222
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (J. P. Leçot) – RN 8
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (gregoriano) – RN 7
COLLETTA
O Dio, nostro Padre,
che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita,
fa’ che nelle nostre famiglie
fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore,
perché, riuniti insieme nella tua casa,
possiamo godere la gioia senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
O Dio, nostro creatore e Padre,
tu hai voluto che il tuo Figlio,
generato prima dell’aurora del mondo,
divenisse membro dell’umana famiglia;
ravviva in noi la venerazione per il dono e il mistero della vita,
perché i genitori si sentano partecipi
della fecondità del tuo amore,
e i figli crescano in sapienza, pietà e grazia,
rendendo lode al tuo santo nome.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Chi teme il Signore onora i genitori.
Dal libro del Siràcide (Sir 3,2-6.12-14)
Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli,
ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
Chi onora il padre espia i peccati;
chi onora la madre è come chi accumula tesori.
Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
Chi onora il padre vivrà a lungo;
chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre.
Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,
non contristarlo durante la sua vita.
Anche se perdesse il senno, compatiscilo
e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore.
Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata,
ti sarà computata a sconto dei peccati.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie (dal Sal 127)
in Sussidio di Avvento e Natale CEI:
https://liturgico.chiesacattolica.it/sussidio-avvento-2019/
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 127)
Rit. Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie
Beato l’uomo che teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Vivrai del lavoro delle tue mani,
sarai felice e godrai d’ogni bene.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Così sarà benedetto l’uomo
che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion!
Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme
per tutti i giorni della tua vita.
SECONDA LETTURA
Vita familiare cristiana, secondo il comandamento dell’amore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (Col 3,12-21)
Fratelli, rivestitevi, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri.
Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!
La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.
Parola di Dio.
Canto al Vangelo
ALLELUIA, CANTATE AL SIGNORE (O’Carroll – RN 12)
oppure
ALLELUIA (Vivona) - in materiale distribuito all’incontro diocesano in preparazione del tempo di avvento e natale
oppure
ALLELUIA (A. Fant)
oppure
ALLELUIA (H. Spitta)
CANTO AL VANGELO (Col 3,15.16)
Alleluia, alleluia.
La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo dimori tra voi con abbondanza.
Alleluia.
VANGELO
Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 2,13-15.19-23)
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”. Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio”. Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nel paese d’Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino”.
Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d’Israele. Avendo però saputo che era re della Giudea Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: “Sarà chiamato Nazareno”.
Parola del Signore.
Presentazione dei doni
TU SEI L’OFFERTA (C. Recalcati in Celebriamo il Natale, Ed. Paoline 1983)
oppure
BETLEMME, CASA DEL PANE (D. Machetta in Grideranno le pietre, Elledici 2007)
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, questo sacrificio di salvezza,
e per intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe,
fa’ che le nostre famiglie
vivano nella tua amicizia e nella tua pace.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Prefazio di Natale.
Santo
SANTO – in dulci jubilo (G. Durighello):
http://www.gianmartinodurighello.it/messa-di-natale/
Anamnesi
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE, SIGNORE (G.M.Rossi; CdP 328)
Frazione del Pane
DONA NOBIS PACEM 3 (Berthier) in Canti di Taizé, Elledici 2000
oppure
AGNELLO DI DIO (A. Parisi) in Cristo, ieri oggi e sempre, Ed. Paoline 1996
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Il nostro Dio è apparso sulla terra,
e ha dimorato in mezzo a noi. (Bar 3,38)
Oppure:
Giuseppe ritornò in Galilea
e andò ad abitare a Nazaret,
perché si adempisse la profezia:
sarà chiamato Nazareno. (Cf Mt 2,22-23)
Comunione
VERBUM CARO FACTUM EST (V. Miserachs) – RN 75
oppure
INNO A NAZARETH (D. Machetta, in Grideranno le pietre, Elledici 2007)
oppure
BEATO CHI TEME IL SIGNORE (Buttazzo)
DOPO LA COMUNIONE
Padre misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa,
donaci di seguire gli esempi della santa Famiglia,
perché dopo le prove di questa vita
siamo associati alla sua gloria in cielo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER COMPRENDERE LA PAROLA
PRIMA LETTURA
Il libro del Siracide è un trattato di sapienza, annoverato dalla Chiesa cattolica nel canone delle Scritture. Fu redatto in greco nel II secolo a.C.
Le prime sentenze del cap. 3 riguardano il modo di comportarsi con i genitori. Sono i principi di una società in cui la famiglia è la cellula base. Queste sentenze non sono ordini ma consigli: se tu agisci così otterrai la felicità. Sono un commento al comandamento: «Onora tuo padre e tua madre», anch’esso accompagnato da una promessa: «perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio» (Es 20,12).
– Parola chiave: onorare. Non si tratta soltanto di un comportamento rispettoso, ma soprattutto di un modo di vivere che onori coloro che ci hanno allevati. Il figlio onora i genitori perché è Dio che lo vuole.
– I consigli circa i genitori anziani sottolineano che essi non vanno considerati in funzione delle loro attuali qualità o dei servizi che possono ancora rendere. Vi è un diritto al rispetto e al riguardo che rimane valido anche nelle infermità della vecchiaia.
SALMO
È un «cantico delle ascensioni», un canto di pellegrinaggio dei pii Ebrei. Essi sono certi di avere in cambio la benedizione di Dio. Questa benedizione è in primo luogo di ordine familiare: prosperità, numerosi figli e lunga vita. In questa festa la sposa feconda per eccellenza è Maria.
SECONDA LETTURA
È tratta da un lungo discorso sull’«uomo nuovo», l’uomo morto e risuscitato con Cristo; contiene:
Consigli sulla vita di relazione con gli altri. Il modello è il comportamento di Dio con i suoi eletti: dobbiamo amare come egli ci ama, perdonare come egli perdona. L’amore che viene da Dio dà significato e coesione a tutte le virtù; unisce tutti i membri di Cristo in un solo corpo. E il frutto è la pace, che porta il cuore alla riconoscenza.
Consigli sulla vita più direttamente religiosa delle comunità: attenzione incessante alla Parola di Dio, istruzione reciproca, canti ispirati. Tutto ciò deve condurre a una specie di consacrazione di tutta la vita.
In questo passo sentiamo un’eco della vita liturgica delle prime comunità, in cui si esercitava la varietà dei doni dello Spirito (cf 2a e 3a domenica del Tempo Ordinario).
VANGELO
Il testo di Matteo riferisce la partenza per l’Egitto e, dopo la strage degli Innocenti, il ritorno a Nazaret.
Fedele alla linea adottata (cf l’annunciazione a Giuseppe letta nella 4a domenica di Avvento), Matteo continua a presentare Gesù nella sua dipendenza da Giuseppe, capo legale della Santa Famiglia, l’uomo giusto che compie la volontà di Dio, trasmessagli attraverso l’oscurità dei sogni. Ma la sua fede non ha esitazioni: sia per la partenza che per il ritorno, Giuseppe «destatosi, prese con sé il bambino e sua madre».
Il bambino occupa nella narrazione un posto primario, che non è naturale e sottolinea la sua dignità.
È un racconto teologico e tuttavia storico: è preciso riguardo al nome del figlio di Erode, e la menzione di Nazaret coincide con i dati di Luca, il cui racconto, per il Vangelo dell’infanzia, è tuttavia assolutamente indipendente da Matteo. Fedele al suo metodo, Matteo vuole fondarsi sull’Antico Testamento.
La prima citazione: «Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio» proviene da Os 2,1, in cui si tratta di Israele; Matteo riconosce quindi in Israele una figura del Messia. La seconda è più oscura: si tratta probabilmente del Nazir, l’asceta consacrato a Dio che non beve vino e non conosce il rasoio, di cui si parla in Gdc 13,5-7. Il nome «Nazareno» rimane legato a Cristo e ai cristiani negli ambienti giudaizzanti (cf At 24,5). Matteo lo mette in risalto con fierezza.
SANTA FAMIGLIA
ANTIFONA D’INIZIO
I pastori si avviarono in fretta
e trovarono Maria e Giuseppe,
e il Bambino deposto nella mangiatoia. (Lc 2,16)
COLLETTA
O Dio, nostro Padre,
che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita,
fa’ che nelle nostre famiglie
fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore,
perché, riuniti insieme nella tua casa,
possiamo godere la gioia senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
O Dio, nostro creatore e Padre,
tu hai voluto che il tuo Figlio,
generato prima dell’aurora del mondo,
divenisse membro dell’umana famiglia;
ravviva in noi la venerazione per il dono e il mistero della vita,
perché i genitori si sentano partecipi
della fecondità del tuo amore,
e i figli crescano in sapienza, pietà e grazia,
rendendo lode al tuo santo nome.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Chi teme il Signore onora i genitori.
Dal libro del Siràcide (Sir 3,2-6.12-14)
2Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli,
ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
3Chi onora il padre espia i peccati;
4chi onora la madre è come chi accumula tesori.
5Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
6Chi onora il padre vivrà a lungo;
chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre.
12Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,
non contristarlo durante la sua vita.
13Anche se perdesse il senno, compatiscilo
e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore.
14Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata,
ti sarà computata a sconto dei peccati.
Parola di Dio.
T Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 127)
Rit. Vita e benedizione sulla casa che teme il Signore.
Beato l’uomo che teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Vivrai del lavoro delle tue mani,
sarai felice e godrai d’ogni bene.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Così sarà benedetto l’uomo
che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion!
Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme
per tutti i giorni della tua vita.
SECONDA LETTURA
Vita familiare cristiana, secondo il comandamento dell’amore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (Col 3,12-21)
Fratelli, 12rivestitevi, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; 13sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri.
Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. 14Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione. 15E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!
16La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. 17E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
18Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. 19Voi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse. 20Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. 21Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.
Parola di Dio.
T Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO (Col 3,15.16)
Alleluia, alleluia.
La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo dimori tra voi con abbondanza.
Alleluia.
VANGELO
Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 2,13-15.19-23)
13I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”. 14Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio”. 19Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nel paese d’Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino”.
21Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d’Israele. 22Avendo però saputo che era re della Giudea Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea 23e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: “Sarà chiamato Nazareno”.
Parola del Signore.
T Lode a te, o Cristo.
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, questo sacrificio di salvezza,
e per intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe,
fa’ che le nostre famiglie
vivano nella tua amicizia e nella tua pace.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Prefazio di Natale.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Il nostro Dio è apparso sulla terra,
e ha dimorato in mezzo a noi. (Bar 3,38)
Oppure:
Giuseppe ritornò in Galilea
e andò ad abitare a Nazaret,
perché si adempisse la profezia:
sarà chiamato Nazareno. (Cf Mt 2,22-23)
DOPO LA COMUNIONE
Padre misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa,
donaci di seguire gli esempi della santa Famiglia,
perché dopo le prove di questa vita
siamo associati alla sua gloria in cielo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER LA CELEBRAZIONE
Nella scelta e preparazione dei testi di preghiera si tenga presente la colletta alternativa (Messale, p. 966) e il formulario per la preghiera dei fedeli proposto a p. 17 dell’Orazionale CEI (anche se alcune intenzioni andrebbero riformulate in modo meno astratto). Come prefazio si può suggerire il II o il III tra quelli di Natale. Al termine si può sfruttare la benedizione solenne del tempo di Natale (Messale, p. 429).
PER COMPRENDERE LA PAROLA
prima lettura
Il libro del Siracide è un trattato di sapienza, annoverato dalla Chiesa cattolica nel canone delle Scritture. Fu redatto in greco nel II secolo a.C.
Le prime sentenze del cap. 3 riguardano il modo di comportarsi con i genitori. Sono i principi di una società in cui la famiglia è la cellula base. Queste sentenze non sono ordini ma consigli: se tu agisci così otterrai la felicità. Sono un commento al comandamento: «Onora tuo padre e tua madre», anch’esso accompagnato da una promessa: «perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio» (Es 20,12).
– Parola chiave: onorare. Non si tratta soltanto di un comportamento rispettoso, ma soprattutto di un modo di vivere che onori coloro che ci hanno allevati. Il figlio onora i genitori perché è Dio che lo vuole.
– I consigli circa i genitori anziani sottolineano che essi non vanno considerati in funzione delle loro attuali qualità o dei servizi che possono ancora rendere. Vi è un diritto al rispetto e al riguardo che rimane valido anche nelle infermità della vecchiaia.
salmo
È un «cantico delle ascensioni», un canto di pellegrinaggio dei pii Ebrei. Essi sono certi di avere in cambio la benedizione di Dio. Questa benedizione è in primo luogo di ordine familiare: prosperità, numerosi figli e lunga vita. In questa festa la sposa feconda per eccellenza è Maria.
seconda lettura
È tratta da un lungo discorso sull’«uomo nuovo», l’uomo morto e risuscitato con Cristo; contiene:
Consigli sulla vita di relazione con gli altri. Il modello è il comportamento di Dio con i suoi eletti: dobbiamo amare come egli ci ama, perdonare come egli perdona. L’amore che viene da Dio dà significato e coesione a tutte le virtù; unisce tutti i membri di Cristo in un solo corpo. E il frutto è la pace, che porta il cuore alla riconoscenza.
Consigli sulla vita più direttamente religiosa delle comunità: attenzione incessante alla Parola di Dio, istruzione reciproca, canti ispirati. Tutto ciò deve condurre a una specie di consacrazione di tutta la vita.
In questo passo sentiamo un’eco della vita liturgica delle prime comunità, in cui si esercitava la varietà dei doni dello Spirito (cf 2a e 3a domenica del Tempo Ordinario).
vangelo
Il testo di Matteo riferisce la partenza per l’Egitto e, dopo la strage degli Innocenti, il ritorno a Nazaret.
Fedele alla linea adottata (cf l’annunciazione a Giuseppe letta nella 4a domenica di Avvento), Matteo continua a presentare Gesù nella sua dipendenza da Giuseppe, capo legale della Santa Famiglia, l’uomo giusto che compie la volontà di Dio, trasmessagli attraverso l’oscurità dei sogni. Ma la sua fede non ha esitazioni: sia per la partenza che per il ritorno, Giuseppe «destatosi, prese con sé il bambino e sua madre».
Il bambino occupa nella narrazione un posto primario, che non è naturale e sottolinea la sua dignità.
È un racconto teologico e tuttavia storico: è preciso riguardo al nome del figlio di Erode, e la menzione di Nazaret coincide con i dati di Luca, il cui racconto, per il Vangelo dell’infanzia, è tuttavia assolutamente indipendente da Matteo. Fedele al suo metodo, Matteo vuole fondarsi sull’Antico Testamento.
La prima citazione: «Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio» proviene da Os 2,1, in cui si tratta di Israele; Matteo riconosce quindi in Israele una figura del Messia. La seconda è più oscura: si tratta probabilmente del Nazir, l’asceta consacrato a Dio che non beve vino e non conosce il rasoio, di cui si parla in Gdc 13,5-7. Il nome «Nazareno» rimane legato a Cristo e ai cristiani negli ambienti giudaizzanti (cf At 24,5). Matteo lo mette in risalto con fierezza.