PER LA CELEBRAZIONE
• Quella della Presentazione del Signore è una festa piena di luce e dolcezza che viene quasi a farci percepire l’eco lontana delle feste natalizie trascorse da poco più di un mese. Per antica tradizione questa liturgia prevede un lucernario iniziale con movimento processionale. L’incontro (che è il nome orientale di questa “Festa delle luci”) tra i vegliardi Simeone e Anna e Gesù è l’immagine di quello che ogni credente vive nella fede. La luce di Cristo che illumina le genti è anche simboleggiata dalle candele accese portate dai fedeli in processione all’inizio.
• Visti la bellezza e il significato della processione di ingresso con i fedeli (e la rarità con cui ricorre: è prevista solo in questa festa e nella Domenica delle Palme), si faccia tutto il possibile per farla, anche solo dal fondo della chiesa.
• I testi per la celebrazione odierna sono quelli “propri” riportati sul Messale (pp. 472-476). Se lo si desidera, si può concludere la celebrazione con la benedizione solenne I o II del Tempo Ordinario (Messale, pp. 435-436) oppure con l’orazione sul popolo n. 7 (p. 447).
• Per questa celebrazione segnaliamo in particolare il canto per la processione con le candele; nel caso che questa sia un po’ lunga (ad es. da un altro luogo o cappella fuori della chiesa), si può anche scegliere un secondo canto da eseguire quando i fedeli arrivano in chiesa; anche tenendo conto dell’eventuale cambio di paramenti da parte del celebrante presidente (depone il piviale e indossa la casula).
• Data la particolare “solennità” della festa odierna, sarà bene, per quanto possibile, cantare anche il Gloria.
BENEDIZIONE DELLE CANDELE E PROCESSIONE
L’assemblea si raccoglie in una chiesa succursale o in altro luogo adatto da dove si muoverà la processione verso la chiesa principale; può anche radunarsi nella chiesa principale, dinanzi alla porta o in altro luogo, da dove si muoverà la processione verso l’altare: si disponga ogni cosa in modo che una buona parte dei fedeli possa partecipare comodamente al rito.
Mentre si accendono le candele, si canta l’antifona:
Il Signore nostro Dio verrà con potenza,
e illuminerà il suo popolo. Alleluia.
Ingresso
CRISTO SPLENDORE DEL PADRE (Berthier) – RN 175
oppure
CHRISTE LUX MUNDI (Taizè)
Il sacerdote saluta il popolo e poi, con queste parole o con altre simili, illustra il significato del rito ed esorta i fedeli a una partecipazione attiva, cosciente e piena.
Fratelli carissimi,
sono passati quaranta giorni dalla solennità del Natale. Anche oggi la Chiesa è in festa, celebrando il giorno in cui Maria e Giuseppe presentarono Gesù al tempio. Con quel rito il Signore si assoggettava alle prescrizioni della legge antica, ma in realtà veniva incontro al suo popolo, che l’attendeva nella fede.
Guidati dallo Spirito Santo, vennero nel tempio i santi vegliardi Simeone e Anna; illuminati dallo stesso Spirito, riconobbero il Signore e pieni di gioia gli resero testimonianza.
Anche noi qui riuniti dallo Spirito Santo andiamo incontro al Cristo nella casa di Dio, dove lo troveremo e lo riconosceremo nello spezzare il pane, nell’attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria.
BENEDIZIONE DELLE CANDELE
Preghiamo.
O Dio, fonte e principio di ogni luce,
che oggi hai rivelato al santo vecchio Simeone
il Cristo, vera luce di tutte le genti,
benedici @ questi ceri
e ascolta le preghiere del tuo popolo,
che viene incontro a te
con questi segni luminosi
e con inni di lode;
guidalo sulla via del bene,
perché giunga alla luce che non ha fine.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Oppure:
O Dio, creatore e datore di verità e di luce,
guarda noi tuoi fedeli riuniti nel tuo tempio
e illuminati dalla luce di questi ceri,
infondi nel nostro spirito
lo splendore della tua santità,
perché possiamo giungere felicemente
alla pienezza della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PROCESSIONE
All’invito del sacerdote (o del diacono) la processione si muove verso la chiesa (oppure verso l’altare). Intanto si esegue il seguente cantico o un altro canto adatto.
Processione
LITANIA (Parisi) – RN 362
oppure
LUCE PER ME SARAI (Rainoldi) – RN 332
oppure
LUMEN AD REVELATIONEM GENTIUM (Gregoriano)
oppure
IL SIGNORE E’ LA LUCE CHE VINCE LA NOTTE (Giombini)
oppure
O LUCE GIOIOSA
Rit. Cristo è luce per illuminare le genti,
e gloria del tuo popolo Israele.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola.
Perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli.
Mentre la processione entra in chiesa si esegue un canto che introduca la celebrazione della Messa; quindi si canta o si recita l’inno Gloria a Dio, cui segue immediatamente l’orazione.
Gloria
GLORIA IN EXCELSIS DEO (J. P. Leçot) – RN 8
oppure
GLORIA (F. Buttazzo) – in RD pag. 4
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (gregoriano) – RN 7
oppure
GLORIA (Parisi) – Agorà di Loreto
oppure
GLORIA (D. Branca) – in “Sorgente di salvezza”
oppure
GLORIA (F. Rainoldi) – RN 6
ANTIFONA D’INIZIO
Abbiamo accolto, o Dio,
la tua misericordia in mezzo al tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode
si estende ai confini della terra:
di giustizia è piena la tua destra. (Sal 47,10-11)
COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno,
guarda i tuoi fedeli riuniti
nella festa della Presentazione al tempio
del tuo unico Figlio fatto uomo,
e concedi anche a noi di essere presentati a te
pienamente rinnovati nello spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate.
Dal libro del profeta Malachia (Ml 3,1-4)
Così dice il Signore Dio: “Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.
Siederà per fondere e purificare; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’oblazione secondo giustizia.
Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani”.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Vieni Signore nel tuo tempio santo
In: http://www.psallite.net/download.php?view.1530
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 23)
Rit. Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
Sollevate, porte, i vostri frontali
alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e potente,
il Signore potente in battaglia.
Sollevate, porte, i vostri frontali
alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.
SECONDA LETTURA
Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.
Dalla lettera agli Ebrei (Eb 2,14-18)
Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Gesù ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza, mediante la morte, colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la vita.
Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
Infatti, proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
Parola di Dio.
Canto al Vangelo
ALLELUIA (O filii et filiae) – RN 10
oppure
ALLELUIA (S. Varnavà) – RN 13
oppure
ALLELUIA! (Taizè) – RN 14
oppure
ALLELUIA (L. Deiss) – RN 9 - http://santamariavedute.altervista.org/partiture/mli/alleluia-deiss01r-2.pdf
oppure
ALLELUIA DI RINGRAZIAMENTO (C. Paniccià)
http://www.psallite.net/download.php?view.532
oppure
ALLELUIA SALMO 117 (Baranger) - http://www.scout-rangueil.fr/wp-content/uploads/2016/04/Z558AlleluiaPs117.pdf
oppure
ALLELUIA SALMO 118 (Hauguel) – RNS 98
oppure
ALLELUIA CANONE – CdP 270
CANTO AL VANGELO (Lc 2,30.32)
Alleluia, alleluia.
I miei occhi han visto la tua salvezza:
luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo, Israele.
Alleluia.
VANGELO*
I miei occhi hanno visto la tua salvezza.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 2,22-40)
[Quando venne il tempo della purificazione secondo la Legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: “Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore”; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele; lo Spirito Santo che era su di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio:
“Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele”.]
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”.
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero tutto compiuto secondo la Legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.
Parola del Signore.
Presentazione dei doni
TU SEI L’OFFERTA (Recalcati)
oppure
ECCOMI (Frisina)
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Accogli, o Padre, i nostri doni e guarda la tua Chiesa,
che per tuo volere
ti offre con gioia il sacrificio del tuo unico Figlio,
Agnello senza macchia per la vita del mondo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PREFAZIO
Cristo luce delle genti
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Il tuo unico Figlio, generato nei secoli eterni,
presentato oggi al tempio,
è proclamato dallo Spirito Santo
gloria d’Israele e luce dei popoli.
E noi esultanti andiamo incontro al Salvatore
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
cantiamo senza fine l’inno della tua lode:
Santo
SANTO (M. Bonfitto) – CdP 319
oppure
SANTO (Zappalà – Mancuso) in Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.386
Anamnesi
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (G. M. Rossi) – CdP 328
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (M. Giombini) – CdP 329
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (M. Bonfitto) – CdP 330
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (G. Pedemonti) – CdP 331
Frazione del Pane
AGNELLO DI DIO (Picchi) - RN 36ord
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
I miei occhi hanno visto la salvezza
da te preparata dinanzi a tutti i popoli. (Lc 2,30-31)
Comunione
TU FESTA DELLA LUCE (Poma – Muller) – CdP 739
oppure
NUNC DIMITTIS (Taizé)
oppure
CANTICO DI SIMEONE
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che hai esaudito l’ardente attesa del santo Simeone,
compi in noi l’opera della tua misericordia;
tu che gli hai dato la gioia di stringere tra le braccia,
prima di morire, il Cristo tuo Figlio,
concedi anche a noi con la forza del pane eucaristico
di camminare incontro al Signore,
per possedere la vita eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER COMPRENDERE LA PAROLA
Tutti e tre i testi sono centrati sull’entrata di Gesù nel tempio. Annunciata dal profeta e chiarita dalla teologia della lettera agli Ebrei, questa umile azione, messa in risalto nel Vangelo dall’accoglienza di testimoni ispirati, assume così tutto il suo rilievo nella storia della salvezza.
PRIMA LETTURA
Profezia d’un momento di scoraggiamento e di rilassamento nel sec. V: fra il ritorno dall’esilio e la riforma di Esdra. Il tempio è ricostruito, ma la speranza si attutisce e la società tende a corrompersi.
È il momento in cui Malachia annuncia il Messaggero di Dio, che verrà nel suo tempio per restituirgli il pieno valore purificandone il sacerdozio, mettendo in atto il giudizio di Dio contro coloro che ne insozzano la casa.
Questo messaggero viene chiamato anche “Messaggero dell’Alleanza” (la parola “messaggero” è spesso tradotta con “angelo”). È un richiamo all’Esodo e un modo di parlare frequente nella Bibbia. Per rispetto a Dio, gli Ebrei, come i popoli semiti, gli attribuiscono spesso un intermediario che agisce in suo nome e col suo potere. Il termine perciò comporta sempre una certa ambiguità; può indicare lo stesso Signore, oppure colui che invia.
È facile vedere come la profezia si applichi a Cristo; nel successivo v. 5 l’applicazione interessa Cristo nella pienezza della sua missione: insieme salvatore e giudice.
SALMO
Canta l’entrata di Dio nel suo tempio. Forse è stato composto per la dedicazione o per l’anniversario della dedicazione. Se più antico, per l’entrata dell’arca. Si adatta comunque all’entrata del Messaggero e alla presentazione di Cristo. Lo ritroviamo nella liturgia delle Palme: un’altra entrata di Gesù a Gerusalemme.
SECONDA LETTURA
L’entrata nel tempio è un tema che attraversa l’intera lettera agli Ebrei, nella quale Gesù viene presentato come il sommo sacerdote della Nuova Alleanza.
Il brano evidenzia la solidarietà del sommo sacerdote con gli uomini, che, secondo il Sal 21(22), egli chiama “fratelli”. Gesù si rende “in tutto simile ai fratelli”, soprattutto nella debolezza dell’infanzia, sottomesso come ogni primogenito ebreo ai riti dell’offerta e della purificazione.
Il ruolo del sommo sacerdote, “scelto fra gli uomini” e “costituito per il bene degli uomini”, è sviluppato soprattutto in 4,14-16 e 5,1-10.
VANGELO
Come per tutti i racconti dell’infanzia, anche in questo caso, senza negare la realtà vissuta, è doveroso oltrepassare l’aspetto aneddotico e commovente per cogliervi il senso teologico voluto dall’autore.
Gerusalemme. Luca non dice: “Portarono il bambino al tempio”, bensì: “lo portarono a Gerusalemme”. Ciò è conforme alla prospettiva del suo intero Vangelo, costituito come un cammino verso Gerusalemme, a partire da 9,51. È il cammino della fedeltà alla Legge (“come è scritto nella Legge”) e del sacrificio.
I due racconti della presentazione e del pellegrinaggio di Gesù a dodici anni annunciano quindi che, per Gesù, tutto si conclude a Gerusalemme.
Simeone e Anna. Sono i testimoni dell’Antico Testamento. Sono presenti per attestare che Gesù realizza la speranza d’Israele: il loro ruolo di profeti è confermato dal richiamo ripetuto allo Spirito Santo. Alla trasfigurazione ci saranno anche lì due testimoni: Mosè ed Elia, perché è attraverso la testimonianza di due persone che si attesta e certifica un fatto.
Il Cantico di Simeone. Si ispira a temi del secondo Isaia, soprattutto a quello della luce per illuminare le genti. È una prospettiva dominante nel Vangelo di Luca, mentre la promessa realizzata è presentata nel racconto degli Atti.
Giudizio e luce. Come in Gv 3,17-21, questi due temi sono messi in relazione: la luce mette in chiaro i pensieri profondi, obbliga a fare una scelta precisa: e in tal modo inizia il giudizio. E un segno che sono cominciati gli ultimi tempi.
Il Vangelo di Luca e gli Atti ritorneranno spesso sul fatto che Dio conosce i segreti dei cuori e che Gesù li mette in luce: Lc 8,17; 9,47; 16,15; 24,38; At 1,24; 15,8.
Il ruolo di Maria. Si va precisando. Essa è la serva del Signore, per accompagnare l’atto di ritorno a Dio di suo Figlio. Giovanni ce la mostrerà ai piedi della croce. Ma già Luca ne annuncia una comunione intima di sentimenti col Salvatore.
Altre armoniche scritturali
Sull’offerta spontanea di Cristo che entra nel mondo: Eb 10,5-7. Sull’intervento dello Spirito nei giorni dell’attuazione della salvezza: Gl 3,1-5. Su Cristo luce: Gv 1,9.