PER LA CELEBRAZIONE E IL CANTO
Nella scelta dei testi per questa domenica segnaliamo la colletta alternativa per l’anno A: Messale, p. 984. Per il prefazio suggeriamo il I tra quelli della domenica. Se lo si desidera, si può concludere la celebrazione con l’orazione sul popolo n. 9 (p. 447).
Ingresso
RISPLENDA LA VOSTRA LUCE (C. Burgio)
oppure
BEATITUDINI (F. Rainoldi) - RN 227
oppure
TESTIMONI DELL’AMORE (Buttazzo – Galliano)
oppure
TERRA TUTTA DA’ LODE A DIO (L. Deiss) – RN 306
oppure
VIENI SPIRITO DI CRISTO (G. Amadei) – CdP 570
oppure:
ANTIFONA D’INIZIO
Venite, adoriamo il Signore,
prostràti davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio. (Sal 94,6-7)
Atto penitenziale
KYRIE ELEISON – RN 4
oppure
KYRIE ELEISON (J. Berthier) in Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.1531
Gloria
GLORIA IN EXCELSIS DEO (J. P. Leçot) – RN 8
oppure
GLORIA (F. Buttazzo) – in RD pag. 4
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (gregoriano) – RN 7
oppure
GLORIA (Parisi) – Agorà di Loreto
oppure
GLORIA (D. Branca) – in “Sorgente di salvezza”
oppure
GLORIA (F. Rainoldi) – RN 6
COLLETTA
Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore,
e poiché unico fondamento della nostra speranza
è la grazia che viene da te,
aiutaci sempre con la tua protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
O Dio, che nella follia della croce manifesti
quanto è distante la tua sapienza dalla logica del mondo,
donaci il vero spirito del Vangelo,
perché ardenti nella fede e instancabili nella carità
diventiamo luce e sale della terra.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
La tua luce sorgerà come l’aurora.
Dal libro del profeta Isaia (Is 58,7-10)
Così dice il Signore:
“Spezza il tuo pane con l’affamato,
introduci in casa i miseri, senza tetto,
vesti chi è nudo,
senza distogliere gli occhi dalla tua gente.
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà;
implorerai aiuto ed egli dirà: Eccomi!
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se offrirai il pane all’affamato,
se sazierai chi è digiuno,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua oscurità sarà come il meriggio”.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Il giusto risplende come luce (dal sal 111)
In: http://www.musicasacrabari.com/
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 111)
Rit. Il giusto risplende come luce.
Beato l’uomo che teme il Signore:
spunta nelle tenebre come luce per i giusti.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
il giusto sarà sempre ricordato.
Non temerà annunzio di sventura,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme;
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua potenza s’innalza nella gloria.
SECONDA LETTURA
Vi ho annunciato la testimonianza di Gesù Cristo crocifisso.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1 Cor 2,1-5)
Io, o fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso.
Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Parola di Dio.
Canto al Vangelo
ALLELUIA (O filii et filiae) – RN 10
oppure
ALLELUIA (S. Varnavà) – RN 13
oppure
ALLELUIA! (Taizè) – RN 14
oppure
ALLELUIA (L. Deiss) – RN 9 - http://santamariavedute.altervista.org/partiture/mli/alleluia-deiss01r-2.pdf
oppure
ALLELUIA DI RINGRAZIAMENTO (C. Paniccià)
http://www.psallite.net/download.php?view.532
oppure
ALLELUIA SALMO 117 (Baranger) - http://www.scout-rangueil.fr/wp-content/uploads/2016/04/Z558AlleluiaPs117.pdf
oppure
ALLELUIA SALMO 118 (Hauguel) – RNS 98
oppure
ALLELUIA CANONE – CdP 270
CANTO AL VANGELO (Gv 8,12)
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.
VANGELO
Voi siete la luce del mondo.
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 5,13-16)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”.
Parola del Signore.
Presentazione dei doni
DOVE LA CARITA’ E’ VERA (Frisina)
oppure
BENEDETTO SEI TU, SIGNORE (D. Anselmi) – RN 260
oppure
SANTI PER TE (D. Bruno – G. Cucuzza – L. Ciancio)
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Il pane e il vino che hai creato, Signore,
a sostegno della nostra debolezza,
diventino per noi sacramento di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Prefazio della domenica.
Santo
SANTO (M. Bonfitto) – CdP 319
oppure
SANTO (Zappalà – Mancuso) in Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.386
Anamnesi
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (G. M. Rossi) – CdP 328
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (M. Giombini) – CdP 329
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (M. Bonfitto) – CdP 330
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (G. Pedemonti) – CdP 331
Frazione del Pane
AGNELLO DI DIO (Picchi) - RN 36ord
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Rendiamo grazie al Signore
per la sua misericordia,
per i suoi prodigi verso i figli degli uomini;
egli sazia il desiderio dell’assetato
e ricolma di beni l’affamato. (Sal 106,8-9)
Oppure:
Beati coloro che piangono,
perché saranno consolati.
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati. (Mt 5,5-6)
Oppure:
“Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone e rendano
gloria al Padre vostro che è nei cieli”. (Mt 5,16)
Comunione
CRISTE LUX MUNDI (Taizè)
oppure
TU PERCORRI CON NOI (T. Burzoni -J. Berthier) – RN 307
oppure
ALTO E GLORIOSO DIO (Frisina)
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci hai resi partecipi
di un solo pane e di un solo calice,
fa’ che uniti al Cristo in un solo corpo
portiamo con gioia frutti di vita eterna
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER COMPRENDERE LA PAROLA
La luce risplende nelle tenebre. In Isaia le opere del popolo manifestano la luce di Dio, mentre nel Vangelo i discepoli stessi sono la luce di Dio: essi la possiedono e la loro vocazione è quella di irradiarla. La 2a lettura può essere considerata come un’illustrazione concreta del Vangelo: Paolo, discepolo di Cristo, è luce per le nazioni.
PRIMA LETTURA
Si situa nell’insieme del cap. 58 di Isaia, che descrive il digiuno gradito a Dio. Durante l’esilio, il popolo celebrava con giorni di digiuno le catastrofi che avevano segnato gli inizi della sua rovina. Le generazioni posteriori all’esilio, a poco a poco, ne smarriscono il ricordo. La tradizione tuttavia rimane: i giorni di digiuno sono scritti nel calendario e sono puntualmente osservati, ma soltanto come pratica formalistica, persino contestabile: «Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?» (Is 58,3). Il «digiuno gradito al Signore» non è il compimento di alcuni gesti meccanici, «piegare come giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto» (58,5). È una lotta contro ogni ingiustizia e un’occasione per ristabilire la giustizia di Dio. Una lotta per far scomparire dal paese «l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio». Un popolo, anch’esso oppresso e liberato, deve sentire l’obbligo di lottare contro tutte le forme d’ingiustizia. Il digiuno ha pure un aspetto costruttivo: è l’occasione per ristabilire la giustizia voluta da Dio, aprendosi alla condivisione con tutti coloro che sono sprovvisti di pane, di vestito e di alloggio. Questa lettura (Is 58,7-10) sottolinea le dimensioni del digiuno; si situa nella prospettiva universalistica del terzo Isaia: riguarda concittadini e stranieri; l’invito al digiuno si rivolge all’insieme del popolo e a ciascuno individualmente. Quest’ultimo aspetto è sottolineato dalla traduzione letterale del v. 7: «Non ritirarti da chi è carne tua», che ricorda Lv 19,18: «Amerai il prossimo tuo come te stesso» e prepara Mt 25,40: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me». Il digiuno conduce a Dio. «Allora la tua luce sorgerà... Allora... il Signore ti dirà: eccomi». Le opere dell’uomo giusto rivelano il volto di Dio. Non si può digiunare per se stessi; condividendo con gli altri, l’uomo che digiuna si pone sullo stesso piano di coloro che sono privi del necessario e così scopre Dio e la sua luce.
Il digiuno è una costante della vita religiosa, e non solo del tempo di Quaresima. È necessario riscoprire il vero «digiuno eucaristico».
SALMO
Salmo tipicamente sapienziale; è nella linea della 1a lettura. La felicità dell’uomo giusto consiste nell’essere a immagine di Dio e disponibile ai suoi simili. Sulle labbra di Cristo, questo salmo assume tutta la sua pienezza.
SECONDA LETTURA
Durante il suo secondo viaggio missionario, Paolo è rimasto un anno e mezzo a Corinto. Ora la comunità è divisa. Paolo le ricorda ciò che desiderava per essa, quale fu il suo progetto missionario, il suo stile di evangelizzazione e la sua testimonianza.
– Il progetto missionario: «Io ritenni di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso».
– Lo stile di evangelizzazione: ad Atene, Paolo era partito dai problemi dei suoi uditori per portarli a Cristo. A Corinto agisce in modo completamente diverso; non fa appello alle qualità e alla pietà dei Greci... Il Vangelo è prima di tutto potenza dello Spirito.
– La sua testimonianza: Paolo si presenta così com’è: con molto timore e trepidazione. Non si serve delle astuzie del mestiere per essere più convincente; è umile servo del mistero di Dio.
VANGELO
L’ultima beatitudine, a differenza delle altre, interpella direttamente i discepoli: «Beati voi...» (vv. 11 e 12). Anche il Vangelo di questa domenica è scritto in questo stile diretto: «Voi siete...».
Le dimensioni del regno, quelle della missione dei discepoli, sono sottolineate da alcune espressioni complementari: «Il mondo, la terra, davanti agli uomini, a tutti quelli che sono nella casa».
Questo Vangelo presenta due metafore, il sale e la luce (la terza, quella della città, sembra secondaria). Sale e luce sono elementi costitutivi della vita umana: senza di essi non ha gusto né splendore.
Il simbolismo del sale è molteplice. Nel mondo semitico significa soprattutto la purificazione e la conservazione. Il sale conferisce valore e qualità a una cosa, purificandola e facendola durare. I sacrifici offerti a Dio vengono salati perché siano segno dell’alleanza duratura, puri e integri. I discepoli, sale della terra, hanno la missione di purificare e di rendere duratura l’alleanza di Dio con gli uomini.
Un altro significato del sale: insieme al pane è espressione di accoglienza, di ospitalità e di amicizia. «Sale e non zucchero» (Doncceur).
Il tema della luce è molto frequente nelle Scritture: Dio crea la luce, Dio è luce. I discepoli sono i figli della luce... L’aspetto importante in questo Vangelo è l’irradiazione della luce. Fino allora Gerusalemme era la città della luce e tutti i popoli convergevano verso di essa. Ora la luce non è più collegata a un luogo di convergenza: si irradia e si diffonde; non è più un tesoro da mettere «sotto il moggio».