PER LA CELEBRAZIONE E IL CANTO
Per questa domenica segnaliamo la colletta alternativa per l’anno A: Messale, p. 986. Per la Liturgia eucaristica, se si ritiene opportuno, oggi si potrebbe utilizzare convenientemente la Preghiera eucaristica V/C oppure la II della Riconciliazione; come prefazio può andar bene l’VIII tra quelli delle domeniche. In rapporto al Vangelo ascoltato, si richiami l’attenzione (con estrema sobrietà di parole!) sulla serietà di significato del segno di pace prima della comunione. Alla fine, soprattutto se ci sono stati molti avvisi, si può concludere la celebrazione con l’orazione sul popolo n. 9 (p. 447).
Ingresso
QUESTO E’ IL MIO COMANDAMENTO (Frisina) – RN 377
oppure
MISERICORDES SICUT PATER (Inwood) – inno del Giubileo della misericordia
oppure
PASSA QUESTO MONDO (D. Machetta) – RN 300
oppure:
ANTIFONA D’INIZIO
Confido, Signore, nella tua misericordia.
Gioisca il mio cuore nella tua salvezza,
canti al Signore che mi ha beneficato. (Sal 12,6)
Atto penitenziale
KYRIE ELEISON – RN 4
oppure
KYRIE ELEISON (J. Berthier) in Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.1531
Gloria
GLORIA IN EXCELSIS DEO (J. P. Leçot) – RN 8
oppure
GLORIA (F. Buttazzo) – in RD pag. 4
oppure
GLORIA IN EXCELSIS DEO (gregoriano) – RN 7
oppure
GLORIA (Parisi) – Agorà di Loreto
oppure
GLORIA (D. Branca) – in “Sorgente di salvezza”
oppure
GLORIA (F. Rainoldi) – RN 6
COLLETTA
Il tuo aiuto, Padre misericordioso,
ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito,
perché possiamo conoscere
ciò che è conforme alla tua volontà
e attuarlo nelle parole e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
O Dio, che nel tuo Figlio
spogliato e umiliato sulla croce,
hai rivelato la forza dell’amore,
apri il nostro cuore al dono del tuo Spirito
e spezza le catene della violenza e dell’odio,
perché nella vittoria del bene sul male
testimoniamo il tuo vangelo di pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Ama il tuo prossimo come te stesso.
Dal libro del Levitico (Lv 19,1-2.17-18)
Il Signore parlò a Mosè dicendo: “Parla a tutta la comunità degli Israeliti e ordina loro: Siate santi, perché io, il Signore Dio vostro, sono santo.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai d’un peccato per lui.
Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Il Signore è buono e grande nell’amore (dal sal 102)
In: http://www.musicasacrabari.com/
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 102)
Rit. Il Signore è buono e grande nell’amore.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.
Buono e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati,
non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Come dista l’oriente dall’occidente,
così allontana da noi le nostre colpe.
Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
SECONDA LETTURA
Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1 Cor 3,16-23)
Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi. Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: “Egli prende i sapienti per mezzo della loro astuzia”. E ancora: “Il Signore sa che i disegni dei sapienti sono vani”.
Quindi nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”.
Parola di Dio.
Canto al Vangelo
ALLELUIA (O filii et filiae) – RN 10
oppure
ALLELUIA (S. Varnavà) – RN 13
oppure
ALLELUIA! (Taizè) – RN 14
oppure
ALLELUIA (L. Deiss) – RN 9 - http://santamariavedute.altervista.org/partiture/mli/alleluia-deiss01r-2.pdf
oppure
ALLELUIA DI RINGRAZIAMENTO (C. Paniccià)
http://www.psallite.net/download.php?view.532
oppure
ALLELUIA SALMO 117 (Baranger) - http://www.scout-rangueil.fr/wp-content/uploads/2016/04/Z558AlleluiaPs117.pdf
oppure
ALLELUIA SALMO 118 (Hauguel) – RNS 98
oppure
ALLELUIA CANONE – CdP 270
CANTO AL VANGELO (Gv 6,63.68)
Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.
Tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Amate i vostri nemici.
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 5,38-48)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”, ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”.
Parola del Signore.
Presentazione dei doni
SE DUNQUE TU PRESENTI (G. Durighello)
In: http://www.gianmartinodurighello.it/se-dunque-tu-presenti/
oppure
SANTI PER TE (D. Bruno – G. Cucuzza – L. Ciancio)
oppure
SEGNO D’UNITA’ (A. Parisi) – RD pag. 157
oppure
SEGNI DEL TUO AMORE (T. Henderson) – RD pag. 15
oppure
DOV’E’ CARITA’ E AMORE (T. Zardini) – RN 124
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, quest’offerta,
espressione della nostra fede;
fa’ che dia gloria al tuo nome
e giovi alla salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Prefazio della domenica.
Santo
SANTO (M. Bonfitto) – CdP 319
oppure
SANTO (Zappalà – Mancuso) in Psallite: http://www.psallite.net/download.php?view.386
Anamnesi
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (G. M. Rossi) – CdP 328
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (M. Giombini) – CdP 329
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (M. Bonfitto) – CdP 330
oppure
ANNUNCIAMO LA TUA MORTE (G. Pedemonti) – CdP 331
Frazione del Pane
AGNELLO DI DIO (Picchi) - RN 36ord
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Annunzierò tutte le tue meraviglie.
In te gioisco ed esulto,
canto inni al tuo nome, o Altissimo. (Sal 9,2-3)
Oppure:
Signore, io credo che tu sei il Cristo,
il Figlio del Dio vivente,
venuto in questo mondo. (Gv 11,27)
Oppure:
“Se amate quelli che vi amano,
quale merito ne avete?”, dice il Signore. (Mt 5,46)
Comunione
PANE PER NOI SPEZZATO (M. Deflorian – Chr. Walker) – RN 372
oppure
RIMANETE IN ME (G. Tornese - RnS)
oppure
BEATO L’UOMO (M. Frisina)
oppure
CHI MI AMA (F. Rainoldi) – RN 232
oppure
QUESTO E’ IL MIO COMANDAMENTO (M. Frisina)
DOPO LA COMUNIONE
Il pane che ci hai donato, o Dio,
in questo sacramento di salvezza,
sia per tutti noi pegno sicuro di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PER COMPRENDERE LA PAROLA
Il comandamento dell’amore del prossimo è il punto nodale di queste letture (Lv 19,18 = Mt 5,43). Nel Vangelo si presenta senza alcuna restrizione: «Amate i vostri nemici». L’amore fraterno ha in Dio la sua motivazione. L’amore è ritorno alle sorgenti: «Siate santi, perché io, il Signore Dio vostro, sono santo»; «Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
PRIMA LETTURA
Il Levitico riunisce leggi e osservanze molto antiche. La «legge di santità» (Lv 17-26) non è una semplice compilazione di diverse prescrizioni rituali e morali, essa è piuttosto un insieme di risposte alla domanda: in che modo l’uomo peccatore può incontrare il Dio santo? La chiamata alla santità è ripetuta come un ritornello costante: «Siate santi, perché io, il Signore Dio vostro, sono santo» (19,2; 20,7.26; 21,6; 22,2). Questa lettura può sembrare sorprendente nel Levitico. Essa ricorda l’esigenza della carità; non ci sia odio, né rimprovero, né vendetta, né rancore, ma una sola misura: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Questo comandamento sarà ripreso da Cristo (Mt 22,39); è un amore attivo che non si riduce a una falsa tolleranza (Lv 19,17), l’amore di un cuore che non coltiva pensieri di odio e di rancore (19,17-18).
Questo amore del prossimo, tuttavia, sembra ancora limitato ai «figli del tuo popolo», ai vicini, ma più avanti (Lv 19,34) il comandamento è esteso allo straniero: «il forestiero dimorante tra di voi lo tratterete come colui che è nato fra di voi; tu l’amerai come te stesso». Di conseguenza, l’Antico Testamento conosce l’amore dello straniero come ospite, pur continuando a predicare l’odio per colui che si considera come nemico. La motivazione dell’amore fraterno è la santità di Dio. Dio è santo, egli è cioè totalmente altro rispetto all’uomo, ai suoi pensieri e ai suoi modi di fare. Ma Dio si manifesta al suo popolo per condurlo ad essere santo come egli è santo, a riconoscere le sue qualità, cioè a imitare il suo amore.
SALMO
Inno a Dio che perdona, che guarisce, che colma l’uomo di amore e di tenerezza. Dio è santo, egli è padre. «Il Padre vostro celeste è perfetto» (Vangelo).
SECONDA LETTURA
È la parte finale degli argomenti in cui Paolo denuncia le tendenze che sono all’origine dell’opposizione reciproca dei Corinzi. L’Apostolo richiama qui il carattere sacro della Chiesa: essa è il tempio dello Spirito Santo; dividerla significa dunque distruggerla. Coloro che vi si arrischiano possono far ostentazione di saggezza, ma essa è solo follia agli occhi di Dio. E coloro che pretendono di seguire maestri che sono soltanto uomini, voltano le spalle a Gesù Cristo, l’unico Maestro; i missionari, come tutti coloro che nella Chiesa esercitano una responsabilità, sono i servi della comunità.
VANGELO
Nel discorso della montagna, sei antitesi caratterizzano l’atteggiamento di Cristo di fronte alla legge (Mt 5,21-48). Il Vangelo di questa domenica presenta le ultime due: «Avete inteso che fu detto... ma io vi dico». L’amore del prossimo è portato alla sua pienezza sotto due aspetti: la non violenza contro il malvagio e l’amore anche per colui che si comporta come un nemico.
– La legge del taglione non è una legge di vendetta personale, un invito a farsi giustizia da sé, ma anzitutto la misura che l’autorità giudiziaria fissa alla vendetta di ciascuno. Il «non opporti al malvagio», anzi «porgigli anche l’altra guancia», è molto di più; questo atteggiamento supera quello giuridico, anzi, va radicalmente nel senso opposto (in 1 Cor 6,7 Paolo dà la stessa motivazione per coloro che vorrebbero appellarsi al tribunale pagano).
– «Odierai il tuo nemico». Questa frase non si trova in nessuna parte dell’Antico Testamento; se però Gesù la cita esplicitamente, significa che essa corrisponde all’atteggiamento dei pii Giudei. Il popolo di Dio e il giusto dell’Antico Testamento hanno dei nemici:
1. I nemici di Dio, del quale difendono l’onore:
– Es 32,25-29: i leviti e gli adoratori del vitello d’oro.
– At 9,1: Paolo ha l’odio del fariseo contro la setta nemica.
– Sal 139,21-22: l’odio per i nemici di Dio.
2. Le nazioni che invadono, occupano, deportano... Contro di esse Israele reagisce come un popolo piccolo e debole; si affida a Dio e impara a conoscere che Dio protegge il debole a scapito dei forti.
La Bibbia ne parla nelle sue preghiere ed è significativo: Sal 79,6.12; 109,17-20; 136,8-9; Ger 17,18. Anche Paolo consiglia di rimettersi a Dio (Rm 12,20). – È certo che l’insegnamento di Gesù è agli antipodi di questo comportamento nei confronti dei nemici, a cui si adeguava la pietà giudaica. Ma Cristo non ci dà soltanto un insegnamento nuovo, il suo stesso mistero sopprime la causa dell’inimicizia, egli abbatte il «muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia» (Ef 2,14-16).