CONTATTI
Vicaria: Nona, già San Vito R. e Paliano
Indirizzo: Via della Chiesa, snc – 00035 Olevano Romano (Rm)
Tel./Fax: 06 95 64 032
SACERDOTI
Parroco: Don Cyriaque Marie Niyongabo
Vicari Parrocchiali:
Don Robert Bellarmin Sisi Kayan
Diaconi in servizio:
Luigi De Giusti
ORARIO DELLE SANTE MESSE
PERIODO INVERNALE
Giorni festivi: 9.00 - 11.00 - 18.00
Giorni pre-festivi: 18.00
Giorni feriali: 18.00
PERIODO ESTIVO
Giorni festivi: 9.00 - 11.00 - 19.00
Giorni pre-festivi: 19.00
Giorni feriali: 19.00
Santuario Santissima Annunziata
Da luglio a settembre la domenica: 20.00
DOVE SIAMO
CENNI STORICI
La Chiesa di Santa Margherita è menzionata per la prima volta negli Statuti di Olevano, in una raccolta di norme giuridiche risalente al 1364, ma nulla si conosce sulla sua effettiva data di fondazione ne sull'assetto che questa aveva all'epoca. In un registro dello stato patrimoniale della Parrocchia datato 1929 si legge:" ... si dice costruita per volere e con denaro di Martino V... “ Si tratta infatti di Oddone Colonna che salì al soglio pontificio col nome di Martino V negli anni dal 1417 al 1431 e fu Signore di Olevano. Nello stesso documento si legge ancora “Il Cardinale Ottone Truchess Vescovo prenestino la elesse a Collegiata verso il 1570.” Appare chiaro dunque che la Chiesa subì numerose vicende che la videro coinvolta nel corso dei secoli in successive trasformazioni e riedificazioni delle quali le più antiche si sono ormai perdute. I primi lavori di cui si ha conoscenza furono effettuati all’inizio del XVII secolo mentre una ristrutturazione profonda fu avviata alla fine del secolo scorso dall'Arciprete Don Leopoldo Bonuglia, dopo che, come riportano i documenti, un fulmine abbattè la cuspide del campanile e lesionò la facciata. Era con esattezza il 29 giugno 1879 e i lavori si protrassero per oltre 40 anni. Si trattò molto probabilmente di lavori di ampliamento oltrechè di restauro eseguiti dall’architetto ingegnere Costantino Sneider. Il documento de 1929 cita inoltre lo scultore Tripisciano che eseguì i bassorilievi in stucco. É sicuramente a quest'epoca che risale l'assetto attuale del soffitto cassettonato di cui purtroppo non si è potuta raccogliere ulteriore notizia.